OLIMPIA MILANO 94 | OPENJOBMETIS VARESE 63 |
Lo 10, Hall 9, Shields 14, Melli 14, Voigtmann 9, Ricci 19, Bortolani 7, Hines 6, Caruso 6, Marcucci, Flaccadori | Mannion 19, Moretti 5, McDermott 7, Woldetensae 3, Spencer 6, Brown 8, Okeke 2, Besson 8, Ulaneo 2, Virginio 3 |
Allenatore: Messina | Allenatore: Bialaszewski |
Tiri liberi: 10/12 (83%) | Tiri liberi: 16/20 (80%) |
Tiri da 2: 24/44 (55%) | Tiri da 2: 13/27 (48%) |
Tiri da 3: 12/32 (37%) | Tiri da 3: 7/34 (21%) |
Rimbalzi: 54 (36 difensivi, 18 offensivi) | Rimbalzi: 28 822 difensivi, 6 offensivi) |
Arbitri: Sahin – Nicolini – Valleriani
Parziali: 29-13; 25-17; 27-20; 13-13
L’Olimpia si aggiudica il derby con Varese e lo fa con una prestazione di qualità mista a rabbia, un successo che grazie alla sconfitta della Virtus Bologna a Sassari consente a Milano di salire in seconda posizione con i felsinei.
Energie e testa sono tutte rivolte al campionato, unico obiettivo della stagione dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro la GeVi Napoli e abbandonato, a meno di ipotesi mirabolanti, l’Eurolega. È stata la serata di Pippo Ricci, doppia doppia per l’ala romana che ha chiuso con 19 punti (6/9 da 2) e 10 rimbalzi.
Il punteggio non è mai stato in discussione, fin dalle prime battute è emersa in tutta la sua interezza la differenza fra i due roster. Le tante assenze nelle fila milanesi non hanno minato lo spirito del gruppo e il parziale di 16-0 ha segnato il solco definitivo dopo pochi minuti dall’inizio della gara.
La sconfitta di Lione è una ferita difficile da rimarginare non solo perché ha sancito la fine della corsa in Europa ma soprattutto per come è arrivata. La vittoria è il minimo sindacale per una squadra che sa di essere in debito con i suoi meravigliosi tifosi che anche stasera non hanno fatto mancare il proprio sostegno ai colori.
Eloquente il dato sui rimbalzi: 54 a 28 per Milano, con Varese che ha concesso 18 rimbalzi offensivi ai padroni di casa.
Monologo milanese, all’intervallo è +24
Non recuperano Mirotic, Napier e Tonut, Flaccadori è presente a referto ma di fatto non è utilizzabile. Messina convoca l’under 19 Francesco Marcucci, alla sua prima apparizione in serie A. Nonostante le assenze Milano inizia la gara con percentuali alte, 4 le triple segnate su altrettanti tentativi mentre Varese ha già problemi di falli con Brown a quota 2 penalità a metà quarto (14-6).
Alza il quintetto Messina con l’ingresso di Ricci per Hall e l’up and under di Shavon Shields infiamma il Forum. Bialaszewski manda sul parquet Hugo Besson arrivato due giorni fa dal FMP Belgrado ma la musica non cambia. L’Olimpia dilaga (22-6) mentre Varese continua a litigare con il ferro.
Le transizioni perfette delle scarpette rosse mettono in crisi gli ospiti che viaggiano a una media horror – 2/14 dal campo – e i liberi di Mannion mettono finale al parziale di 16-0. Primo quarto con 29 punti e sei giocatori a referto per Milano, 13 quelli di Varese di cui 10 firmati Mannion.
Sale in doppia cifra Pippo Ricci, il vantaggio di Milano si dilata fino a doppiare l’Openjobmetis con la schiacciata dell’ex Caruso e lo step back di capitan Melli (42-21). La partita scorre via senza phatos, il monologo milanese è un crescendo con soli acuti e nessuna stonatura.
All’intervallo il match è già in cassaforte, il punteggio dice + 24 Milano (54-30) con 15 punti di Ricci, 9 di Melli e 8 di Maodo Lo ma dopo venti minuti è il dato sui rimbalzi a far emergere con nettezza lo squilibrio tra le forze in campo: 33 quelli dell’Olimpia, 7 quelli di Varese.
L’Olimpia vince con 31 punti di scarto
L’Olimpia tocca il + 31 (79-48) con due triple di fila di Bortolani, corre spedito il quintetto di Messina, sull’altra sponda regna sovrana la confusione e la prova più tangibile è data dai rimbalzi in attacco concessi agli avversari. Ultimi dieci minuti di un derby a senso unico, l’Olimpia ruota tutti i suoi uomini, Varese fa lo stesso dando spazio anche a Leonardo Okeke, che è in prestito da Milano.
Nel finale ci sono tre minuti anche per Francesco Marcucci, reduce dalla vittoria nella Next Gen di Trento.