Virtus Segafredo Bologna 76 | Air Armani Exchange Milano 58 |
Belinelli 7, Gamble 2, Markovic 4, Ricci 3, Weems 23, Teodosic 12, Nilìkolic, Hunter 4, Adams, Alibegovic 5, Pajola 10, Abass 6 | Micov 8, Datome 14, Hines 4, Shields 14, Tarczewski, Brooks 3, Punter 11, Cinciarini, Biligha, Rodriguez 4, Moraschini, Wojciechowski |
Tiri liberi12/16, da due 14/34, da tre 12/32 | Tiri liberi 17/20, da due 13/35, da tre 5/25 |
Allenatore: Djordjevic | Allenatore: Messina |
Parziali: 17-16; 20-18;15-18; 24-6
Arbitri: Begnis, Baldini, Bartoli
Sei punti realizzati nell’ultimo quarto; 5/25 dalla distanza; gli applausi di Messina rivolti alla panchina della Segafredo mentre scorrono gli ultimi secondi.
Per l’Olimpia era una gara da dentro o fuori. La partita di stasera racconta di una Milano che è stata messa sotto ancora una volta negli ultimi dieci minuti. Paga la stanchezza, l’Olimpia, certo, ma anche la serata imbarazzante di alcune delle sue stelle che hanno alzato bandiera bianca troppo presto. Rodriguez chiude con 4 punti e 1/7 da tre, Hines e Broks realizzano sette punti in due, Punter con 1/4 da due e 1/7 dai 6,75.
Avvio di gara tra errori e tensione
L’Olimpia perde Delaney per una lesione di primo grado al muscolo otturatore dell’anca e rinuncia a Delay. Al posto della guardia Messina inserisce Vlado Micov, mentre Kaleb Tarczewski sostituisce Delay.
L’avvio di gara è un festival degli errori da una parte e dall’altra. La tensione è palpabile e il primo canestro lo firma Ricci con un canestro dai 6,75 dopo tre minuti di gioco. Virtus Segafredo Bologna si sblocca e allunga con Abbas mentre Milano rimane ancora a secco. Ci pensa Micov a muovere il tabellino mettendo a segno tre punti, frutto di un canestro e del tiro libero aggiuntivo.
La partita rispecchia l’andamento delle prime due disputate ad Assago. Equilibrio assoluto, con le due squadre che a turno mettono la testa avanti di una-due lunghezze, ma nessuna riesce a mettere la freccia. Le difese sono asfissianti, le ripartenze bloccate, gli esterni non riescono a trovare sbocchi. Primo quarto con la Segafredo avanti di uno (17-16) e con l’Olimpia che ha ancora difficoltà nel tiro da due.
Si va al riposo con la gara ancora aperta
Il secondo quarto inizia con Teodosic che mette dentro da tre più il libero aggiuntivo, seguito da Hunter che segna il primo allungo di Bologna (23-16) e costringe Messina a fermare il gioco. L’Olimpia subisce il colpo, Punter commette fallo su Hunter che realizza entrambe i liberi. La Segafredo vola, Belinelli dall’angolo la butta dentro e il parziale Segafredo è di 14-0.
Punter risponde con tre tiri liberi ma l’ex San Antonio si ripete dalla parte opposta, mettendo a referto 6 punti in meno di un minuto. L’Olimpia riordina le idee, difende con più aggressività, attacca con decisione e con Shields e Punter buca la retina portando Milano a due lunghezze (30-28). La Segafredo prova a riportarsi avanti con un break di 7 a 0, serie interrotta da Rodriguez con il primo – l’unico – tiro da tre messo a segno della serata (35-34). Si va al riposo con la sensazione di assistere a un film già visto: Bologna avanti di tre (37-34) e partita che torna a viaggiare sui binari dell’equilibrio.
Milano crolla: 6 punti nell’ultimo quarto!
Al ritorno sul parquet per l’Olimpia ritornano gli incubi: la Segafredo parte a razzo con un 8 a 0 che vale il +10 (45-35). L’Olimpia ritrova Datome che porta l’Ax a cinque punti da Bologna (49-44). Il tecnico fischiato a Djordjevic, che protesta per un fallo assegnato ad Alibegovic, rimette in partita Milano (49-46). Saltano i nervi in casa Segafredo, Datome va in lunetta e fa quattro su quattro: 13 a 0 Olimpia che va avanti (49-50). Ci pensa il solito Weems a dare due punti di vantaggio a Bologna. Si va all’ultimo quarto in perfetta parità: 52-52.
L’epilogo è inquietante quanto inatteso. La Segafredo segna 24 punti, l’Olimpia appena sei. L’alibi delle tante gare giocate in più rispetto alla Segafredo regge fino a un certo punto. La matematica non condanna ancora Milano, le prestazioni sì.