VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 75 | OLIMPIA MILANO 68 |
Hackett 5, Teodosic 3, Jaiteh 11, Weems 9, Shengelia 22, Cordinier, Alibegovic 4, Sampson 2, Belinelli 10, Pajola 7, Mannion 2, Tessitori | Rodriguez 10, Shields 15, Datome 11, Hines, Bentil 3, Grant 3, Hall 16, Ricci 1, Baldasso, Melli 5, Biligha 4, Alviti |
Allenatore: Scariolo | Allenatore: Messina |
Tiri liberi:16/25 (64%) | Tiri liberi: 15/21 (71%) |
Tiri da 2: 22/47 (47%) | Tiri da 2: 16/41 (39%) |
Tiri da 3: 5/17 (29%) | Tiri da 3: 7/26 (27%) |
Arbitri: Paternicò, Rossi, Giovannetti
Parziali: 17-23; 21-15; 17-16; 20-14
La Virtus Bologna pareggia i conti battendo un’Olimpia che ha mollato gli ormeggi nell’ultimo periodo. È stata una partita giocata punto a punto fino al terzo quarto che si è chiuso con la Segafredo avanti di una sola lunghezza, poi il blackout dell’attacco milanese durato tre minuti ha consentito alla squadra di Scariolo di raggiungere un piccolo margine di vantaggio che ha gestito con ordine e sicurezza fino alla fine.
Entrambe le compagini non sono state brillanti al tiro ma Bologna è stata più precisa, seppur di poco, dal campo e dalla distanza. La Virtus si è imposta ai rimbalzi (49 a 36) – fattore che ha pesato a favore dei padroni di casa così come era stato determinante in gara-1 per Milano – ha servito più assist (18 a 14) e ha trovato in Shengelia l’uomo che ha spezzato il match.
Il georgiano è partito in sordina, ha chiuso con il 17% ai liberi (1/6) e altrettanto male ha tirato dall’arco (1/6) ma è stato l’uomo che ha impresso la svolta decisiva nel secondo tempo (9/14 da 2) dominando sotto le plance insieme a Jaiteh (10 rimbalzi) e stoppando in ben tre occasioni gli avversari.
In casa Olimpia prestazione nel complesso positiva di Shields, Rodriguez e Datome supportati da Devon Hall. Partita un po’ sotto le attese quella di capitan Melli così come non appariscente è stato Biligha. Hines è rimasto all’asciutto, lo stesso dicasi per Baldasso, Grant non ha fornito il consueto apporto, Bentil al di là dei 5 rimbalzi è l’uomo che finora ha fatto vedere poco o nulla anche se a sua parziale discolpa va detto che ha giocato in non perfette condizioni.
Adesso la serie di sposta a Milano con i due appuntamenti in programma domenica e martedì (ore 20.30). L’AX deve sfruttare il fattore campo, la squadra ha accusato una flessione più mentale che fisica, i presupposti per realizzare una striscia positiva ci sono tutti.
Metro arbitrale severo. Hines, Bentil e Baldasso già a due falli ciascuno
Tre triple e tre errori per Shengelia, una conclusione dall’arco ma vincente di Shavon Shields. Il taglio di Hines per Bentil e la fuga di Shields in contropiede apre alla prima fuga dell’Olimpia che trova nella tripla del Chacho il +9 (4-13).
Inizio difficoltoso quello della Virtus, e match che si complica quando Daniel Hackett viene accompagnato negli spogliatoi a causa di un infortunio. Al suo posto entra Pajola, Bologna dà l’impressione di aver metabolizzato la perdita del playmaker e piazza un parziale di 6-0 che la rimette in corsa (10-13).
Messina cambia l’intero quintetto ma non muta il leit motiv dell’incontro che vede l’AX insistere negli uno contro uno (15-20). Il metro arbitrale è decisamente opposto rispetto a quello di mercoledì. Gli arbitri puniscono ogni minimo contatto e il risultato è che dopo dieci minuti Milano ha già tre uomini con due falli – Hines, Bentil e Baldasso – mentre nelle fila di Bologna solo Alibegovic è a quota due.
Fa il suo esordio nella serie Niccolò Mannion che si presenta firmando gli ultimi due punti del quarto che si chiude con l’Olimpia avanti (17-23).
Match equilibrato, a fine primo tempo è perfetta parità
Olimpia senza un vero centro nel quintetto di partenza del secondo quarto con Melli adattato nel ruolo. Parte a spron battuto la Virtus che in due minuti allunga il parziale a 9-0 e con una tripla di Belinelli ribalta il punteggio (24-23). Le V nere raggiungono il massimo vantaggio della serie (29-26) grazie all’ex Nba – unico italiano ad aver vinto un titolo nel 2014 con la maglia dei San Antonio Spurs – e possono contare sul rientro di Hackett, che in tempo record ha smaltito i postumi di un infortunio che sembrava ben più serio.
L’attacco di Milano è statico, ciononostante l’Olimpia tiene testa alla veemente reazione dei bolognesi e con Biligha e Datome inverte la marcia (32-36). C’è tensione sul parquet, tanta, che in alcuni frangenti sfocia in nervosismo e a farne le spese sono il Chacho e Jaiteh puniti con il tecnico.
Arrivano i primi punti della serata di Teodosic con una tripla in transizione che vale la parità (38-38). Le squadre tirano meglio rispetto alla partita che ha aperto la serie; Milano bene dal campo (10/18), meno da tre (3/13).
Shengelia one man show, Segafredo trascinata dal georgiano
L’Olimpia segna appena due punti in cinque minuti fino a quando Shields interrompe il 9-0 di Bologna. Per contro la Virtus si aggrappa a Shengelia che trova la prima tripla della serie dopo 9 errori, spreca una enormità dalla lunetta (1/6) ma si riscatta alla grande dal campo (9/14, 3 stoppate, 9 rimbalzi) e fa volare la Segafredo a +5 (51-46).
Il georgiano è il protagonista assoluto del terzo quarto con Milano che si lecca le ferite e non riesce a spezzare l’incantesimo. Sono due i possessi di distanza (53-47) ma l’Olimpia concede troppo in difesa. La deviazione a volo di Melli è ossigeno per il quintetto di Messina e finalmente arriva la prodezza del campione, firmata Devon Hall, che buca dall’arco la rete virtussina (55-54).
L’Olimpia cede nell’ultimo quarto, gara-2 è della Virtus Bologna
Si arriva all’ultimo quarto con la Virtus avanti di un punto. L’infortunio al dito tiene ancora fuori Teodosic, la palla scotta tra le mani dei due quintetti e i primi punti arrivano dopo due minuti con due liberi di Alibegovic. L’Olimpia fatica a costruire in attacco ma l’antisportivo commesso da Shields ai danni di Pajola costa altri due punti a Milano (59-54) ancora a secco nel parziale finale.
A illuminare l’attacco dell’Olimpia è il solito Shavon Shields che dopo i due punti realizzati da Melli mette dentro tre punti che valgono oro (62-59). Datome trova una conclusione forzatissima, ennesima perla dell’ala di Milano che tiene aperto il risultato ma i due liberi falliti da Hines pesano come un macigno. La Segafredo coglie al volo l’occasione e con Pajola trova il + 7 (68-61) con Jaiteh che incrementa il margine di vantaggio realizzando un libero.
Shengelia perfeziona la sua serata da mvp con i due punti che portano a 8 il vantaggio della Virtus (71-63), il Chacho risponde con la seconda tripla personale ma sull’asse Teodosic-Shengelia la Segafredo trova il canestro che porta la serie in parità.
Messina: “I rimbalzi sono stati decisivi anche stasera”
“Hanno giocato un po’ meglio di noi, soprattutto dalla fine del secondo quarto in avanti e meritato di vincere. Adesso siamo 1-1, andiamo a Milano e speriamo di farci trovare pronti. Per ora i rimbalzi sono stati il fattore decisivo delle due partite, Gara 1 per noi e Gara 2 per loro.
Non è strano: sbagliando tanti tiri, noi e loro, se ci sono dei rimbalzi d’attacco hai maggiori possibilità di farcela. Bentil ha avuto una iperstensione al ginocchio sinistro nel finale della prima partita, in cui aveva segnato qualche punto, messo due liberi pesanti, preso dei rimbalzi, quindi era stato positivo.
Penso che stasera sia stato un po’ condizionato dalla condizione fisica. Naturalmente, non abbiamo avuto tanto da Hines e Melli, per noi importanti, ma lo sanno anche loro. Ora andiamo a Milano e vediamo di essere pronti”.