VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 62 | OLIMPIA MILANO 66 |
Hackett 6, Teodosic 16, Jaiteh 3, Weems, Shengelia 11, Cordinier 9, Alibegovic 4, Sampson 4, Belinelli 7, Pajola, Mannion, Tessitori 2 | Rodriguez 7, Datome 13, Hines 10, Bentil 5, Shields 18, Grant, Hall 6, Ricci 2, Baldasso, Melli 5, Biligha, Alviti |
Allenatore: Scariolo | Allenatore: Messina |
Tiri liberi: 11/18 (61%) | Tiri liberi: 13/20 (65%) |
Tiri da 2: 18/44 (41%) | Tiri da 2: 22/48 (46%) |
Tiri da 3: 5/22 (23%) | Tiri da 3: 3/23 (13%) |
Arbitri: Ryzhyk, Begnis, Sahin
Parziali: 10-13; 17-15; 13-22; 22-16
L’Olimpia vince gara-1 in casa della Virtus Bologna, un successo striminzito solo nel punteggio ma ampiamente meritato. Non è stata una partita bellissima, contava portare a casa la vittoria e Milano ha centrato l’obiettivo. Dopo un primo tempo in cui la tensione ha preso il sopravvento sul bel gioco e le difese hanno tenuto a bada i rispettivi attacchi nel terzo quarto Milano ha messo la freccia guidata da Shavon Shields, mvp della partita, che ha infilato a ripetizione la retina della Segafredo, condotto spettacolari transizioni e dato una mano ai compagni anche ai rimbalzi (6, di cui 5 difensivi).
Gigi Datome è stato prezioso nei momenti topici del match, quelli che hanno visto la Segafredo tentare di rientrare in partita mentre non ci sono più aggettivi per definire le prestazioni di Hyle Hines, che ha chiuso in doppia doppia con 10 punti e altrettanti rimbalzi.
La Virtus ha pagato a caro prezzo la disastrosa serata di Weems – 0 punti in 18 minuti – e quella a dir opaca di Hackett e Jaiteh. Shengelia si è svegliato solo nell’ultimo quarto con Teodosic che nonostante l’infortunio rimediato dopo due minuti di gioco ha stretto i denti e recitato la sua parte ma non ha trovato adeguato supporto nei suoi compagni.
La difesa dell’Olimpia è risultata determinante ai fini del risultato, Bologna si è trovata costretta per lunghi tratti della partita a forzare le conclusioni. La lotta ai rimbalzi ha premiato Milano (50-41), più lucida la squadra di Messina nella circolazione di palla e vigile nei raddoppi sui portatori di palla della Segafredo
È la quarta volta che Olimpia e Virtus Bologna si contendono lo scudetto e nei tre precedenti hanno prevalso sempre gli emiliani. Si tratta della 14ª finale in epoca playoff per la Segafredo, 20ª partecipazione per Milano. Le due squadre hanno conquistato ciascuna 9 titoli in epoca playoff ma in totale sono 28 i successi dei biancorossi contro i 16 di Bologna.

Grandissima intensità ma attacchi inceppati
Trattenute, spinte, parole grosse, sguardi truci. È proprio uno spettacolo da arena quello che si palesa agli occhi del folto pubblico accorso a seguire l’incontro. Dopo 78″ Teodosic cade male e viene accompagnato fuori dal campo a braccia dai compagni. Episodio sfortunato per il cestista serbo mentre dall’altra parte Hines firma i primi 6 punti di Milano (3-6) grazie al terzo assist di Rodriguez. La Virtus non si sblocca dal campo (0/5) e trova il primo canestro con Hackett dopo quattro minuti.
Rientra in campo Teodosic – per fortuna l’incidente si rivela meno grave del previsto – che riscalda la Segafredo Arena con una stoppata su Datome, che si prende la rivincita poco dopo con la prima tripla della partita. La coppia Rodriguez-Hines disorienta la difesa bolognese (7-11) ma gli attacchi sono inceppati, in particolare quello della Virtus che chiude il primo quarto con 3/10 da 2 e 0/6 da 3.
La tensione della finale non risparmia nessuna delle due squadre
Si abbassano ancor di più le percentuali, nessuna delle due squadre riesce a trovare le giuste soluzioni grazie anche al livello eccelso delle difese. Le transizioni sono confuse con Milano che prova ad approfittarne e allunga con Ricci (14-19). Dopo sette errori la Segafredo buca la retina dall’arco con Belinelli, pronta arriva la risposta in penetrazione di Shields che sale a quota sei punti alle spalle di Hines.
Sulla scia di Belinelli Hackett mette dentro la tripla della parità (21-21), il punteggio resta basso ma la gara sale di tono in termini di agonismo e spettacolo anche se cade vertiginosamente la percentuale dalla distanza dell’Olimpia (1/13). Si riscaldano gli animi sul parquet, Hackett e Melli non se le mandano a dire con nessuna delle finaliste in grado di innestare la marcia e prendere il largo (24-24).
Devon Hall trova i primi due punti della serata, Hines fallisce entrambe i tiri dalla lunetta a differenza di Tedodosic e Shields che rimette a +1 Milano a fine primo tempo (27-28).

Devastante Shields, Olimpia avanti di dieci a fine terzo quarto
Si riprende subito con sei punti di Shields e una bomba di Teodosic, terzo quarto che promette spettacolo dopo le marce basse del primo tempo (32-38). Primo tentativo di fuga dell’Olimpia con la difesa in post di Milano che chiude le penetrazioni bolognesi e Scariolo deve chiamare timeout sull’ennesima conclusione vincente di Shields.
Datome si butta indietro e realizza il primo vantaggio in doppia cifra dell’AX, parziale di 11-0 che fa calare il gelo nel palazzetto di Casalecchio (32-45) quando sempre Datome segna da tre. Scariolo manda in campo Belinelli ma Bologna paga la serata disastrosa di Weems, ancora all’asciutto dopo 16′ sul parquet e di Shengelia, entrato tardi in partita.
Scarsa coordinazione al tiro da un lato, eccellente difesa di Milano, dall’altro, spiegano l’accelerazione degli ospiti trascinati dal danese di Kansas City (40-50), devastante al tiro e nelle transizioni.

La Segafredo tenta l’aggancio ma Datome spezza i sogni di Bologna
La schiacciata di Alibegovic ridesta l’ambiente della Virtus e il semigancio di Sampson riporta sotto Bologna (47-52). È un finale convulso e combattuto, Teodosic prova a tirarsi dietro i compagni ed è l’unico virtussino in doppia cifra (11 punti). Datome non è da meno, sigla la terza tripla personale mentre non accenna a calare l’adrenalina di Hackett e Melli, con il bolognese sanzionato con un tecnico (51-59).
Sampson e un redivivo Shengelia riaprono la partita a 4′ dalla fine (55-59) complice un calo in attacco dei tiratori milanesi. Devon Hall bisticcia col pallone e concede la rimessa alla Segafredo che sfrutta l’opportunità (57-59). L’Olimpia si lascia prendere dal nervosismo, Melli commette il quarto fallo che manda in bonus Milano con Hackett che fallisce l’opportunità di pareggiare i conti.
Bentil dalla lunetta rimette due possessi tra le squadre ma il ghanese subito dopo si accascia a terra, mette giù male la gamba e viene sostituito da Melli. L’Olimpia ritrova compattezza e precisione al tiro a differenza della Virtus che dopo la fiammata che l’aveva portata a due punti di distanza smarrisce la via del canestro.
Weems chiude la sua pessima prestazione sbagliando una tripla, cosa che non fa Teodosic che a 18″ dal fischio della sirena riporta a due lunghezze la Segafredo (62-64). Dalla lunetta Hall non sbaglia due liberi fondamentali e Milano porta a casa la prima vittoria della serie.