Pesante sconfitta per l’Olimpia, l’Unics Kazan travolge Milano

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Olimpia Unics Kazan
UNICS KAZAN 97OLIMPIA MILANO 71
Spissu 7, Brown J. 19, Canaan 22, Brown L. 6, Brantley 8, Zaitcev, Hezonia 5, Klimenko, Uzinskii, Jekiri 10, Mayo 20, Komolov Melli 10, Grant 5, Rodriguez 5, Tarczewski 2, Ricci 4, Biligha, Hall 7, Mitoglou 4, Daniels 6, Shields 10, Hines 8, Datome 10
Allenatore: PerasovicAllenatore: Messina
Tiri liberi: 11/14 (79%)Tiri liberi: 5/5 (100%)
Tiri da 2: 22/33 (68%)Tiri da 2: 21/32 (66%)
Tiri da 3: 14/29 (48%)Tiri da 3: 8/27 (30%)

Arbitri: Ryzhyk (Ucraina), Jovcic (Serbia), Koljensic (Montenegro)

Parziali: 19-17; 25-16; 27-16; 26-22

Seconda sconfitta per l’Olimpia in Euroleague, travolta dall’Unics Kazan che ha sfoderato una prestazione sorprendente quanto incisiva. I russi hanno meritato ampiamente la vittoria, costruita su una strenua pressione difensiva e con il contributo decisivo di tre giocatori stasera superlativi: John Brown, Canaan e OJ Mayo hanno realizzato ben 61 dei 97 punti complessivi, uno score condito da percentuali rare da vedere sui parquet. Brown – Mvp del match – ha chiuso con 7/7 dal campo, Canaan 2/2 e 6/8 da tre. In casa Olimpia si salvano Melli (4/4 da due, 2/2 dalla lunetta), Shields e Datome.

Shavon Shields. Foto: olimpiamilano

Milano resta in partita solo nel primo quarto

Milano è partita bene nel primo quarto con Shields autori di 5 punti che segnano il primo allungo dell’Olimpia al 4′ (4-9) ma l’Unics non ci sta e risponde con l’ex Brindisi, John Brown (9-11), autore già di 7 punti. Le due squadre giocano a ritmo forsennato con l’Unics che si fa valere ai rimbalzi (già 4 in attacco) e Milano che tira bene dal campo ma è imprecisa da tre (1/7). Primo vantaggio dei russi a 1′ dal termine del primo quarto (17-15) che chiudono il parziale avanti di 2 (19-17).

Piovono triple, preludio di una partita già segnata dopo 20′

L’Unics si affida al tiro dai 6,75 e la mossa si rivela proficua (26-19). L’Olimpia non concede nulla sotto le plance, al contempo Kazan è precisa dalla distanza e con i canestri di OJ Mayo e Canaan il vantaggio cresce a 11 lunghezze (33-22) costringendo Messina a chiamare il minuto di sospensione.

All’uscita dal timeout il copione della gara non cambia, anzi, la bomba di Canaan porta a +14 Kazan (36-22) ma quando si tratta di andare uno contro uno emergono le difficoltà dei russi e la tecnica degli uomini di Messina, che provano a rispondere con un parziale di 4-0 (36-26). Cinque punti di fila di Datome riportano Milano a 8 punti di distacco (41-33) ma sono tante le palle perse dall’Olimpia a seguito di passaggi errati e di una eccessiva foga dettata dalla voglia di rientrare presto in partita.

Il secondo quarto se lo aggiudica nettamente Kazan che chiude avanti di 11 (44-33).

Canaan scatenato, OJ Mayo superlativo, John Brown strepitoso

L’illusione di poter rientrare in partita è spazzata via da uno scatenato Canaan che fa la differenza (2/2 dal campo, 3/4 da tre), Spissu è prezioso in difesa (4 palle recuperate), tre giocatori già in doppia cifra – John Brown, OJ Mayo e il già citato Canaan – 21 i punti realizzati dalla distanza. Ma il dato che più balza agli occhi sono i 44 punti concessi da Milano agli avversari nel corso del primo tempo – un dato insolito per la miglior difesa dell’Euroleague – e il 3/14 dall’arco.

Ancor più male farà leggere al termine della gara la differenza emersa ai rimbalzi: 34 quelli del Kazan contro i 14 di Milano, di cui uno solo offensivo. Il quintetto di casa ha difeso con ordine – Milano non è mai andata al tiro dalla lunetta nel primo tempo – limitando la circolazione di palla dell’Armani, interrompendo di frequente le transizioni e concedendo poco ale manovre di attacco da palleggio.

La pressione dei marcatori dell’Unics è asfissiante e costringe Milano a tiri forzati. Ci prova Shields, come già successo in avvio di gara, a scuotere la squadra ma contro il Canaan di stasera c’è poco da fare. Il playmaker del Mississipi è irrefrenabile e grazie alle sue conclusioni l’Unics raggiunge il massimo vantaggio (54-40). Messina assiste perplesso alle dinamiche del campo che vedono Kazan giocare con una intensità incredibile e incrementare il vantaggio (64-47), e da questo momento la gara prende una direzione a senso unico.

L’Olimpia molla la presa, l’Unics Kazan dilaga

L’Olimpia cammina, l’Unics sembra avere il turbo e trova in John Brown un propulsore che la conduce alla fine del terzo quarto ad avere un margine di vantaggio più che rassicurante (71-49).

Quando Brantley e John Brown realizzano due schiacciate a inizio dell’ultimo quarto (76-49) i titoli di coda scorrono già da un pezzo ma Messina non può fare a meno di chiamare a rapporto i suoi giocatori. Si può perdere, certo, ma non concedere uno show all’Unics che continua a giocare come se dovesse recuperare punti. Se poi anche Spissu si iscrive al festival del tiro da 3, allora si comprende come questa sia una partita da archiviare al più presto!

Troppo brutta l’Olimpia stasera, il Kazan ha stravinto con merito

I russi dilagano (95-60), la capitale del Tatarstan ricorderà a lungo questa serata. Per converso l’Olimpia deve accettare il verdetto del campo. La prestazione superlativa del Kazan va analizzata nel dettaglio, capire cosa non ha funzionato, comprendere se vi è stato peccato di presunzione da parte di qualche atleta.

L’Armani non rientrerà a Milano, venerdì è di scena a San Pietroburgo contro lo Zenit. Da Kazan a San Pietroburgo sono 1.500 chilometri, un altro lungo viaggio per Milano che, riconoscerlo è doveroso, dalla sua ha almeno l’attenuante di uno stress fisico e mentale non indifferente al quale dovrà però abituarsi, complice un calendario che andrebbe rivisto nell’interesse di tutte le partecipanti alla massima competizione.

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