È stata una giornata di festa quella che ha visto la comunità di Opera raccogliersi per celebrare l’ufficializzazione del nuovo parroco Don Luciano Giuseppe Sala; una cerimonia che ha coinciso con la prima uscita ufficiale della neoeletta alla carica di Sindaco Barbara Barbieri.

“Dopo due settimane dal saluto a Don Olinto e Don Nicola, un altro bel momento carico di emozione – ha detto la Barbieri –. Oltre alla cerimonia solenne, a cui hanno partecipato anche le autorità, abbiamo potuto apprezzare quanto la Comunità pastorale sia in grado di accogliere, in un ambiente festoso ed informale, tutti i cittadini che hanno il desiderio di stare insieme. Accoglienza è anche la parola che, a più tratti, Don Luciano ha pronunciato durante l’omelia. Nell’Amministrazione Comunale troverà la stessa disponibilità e accoglienza che ieri abbiamo avuto il piacere di ricevere”.
L’insediamento di Don Luciano
In una giornata di sole, alla presenza dei cittadini operesi e delle associazioni del territorio, Don Luciano ha fatto ufficialmente il suo ingresso nelle parrocchie che, fino a qualche giorno fa, erano affidate a Don Olinto Ballarini.
Alla presenza del Vicario Episcopale si sono percorse tutte le tappe: dalla lettura del decreto di nomina all’assunzione degli impegni pastorali ai riti esplicativi con la consegna dell’evangelario, degli oli santi, della “Regola di Vita” e l’aspersione con l’acqua battesimale. Poi la Santa Messa. È stato subito dopo la lettura del Vangelo che il Parroco Responsabile della Comunità Pastorale San Giovanni Evangelista ha parlato di se, di come è avvenuto il suo incontro con la fede.
Nato il 3 febbraio del 1965, mentre era in corso il Concilio Ecumenico Vaticano ha imparato a riconoscere l’importanza di quella coincidenza nel corso della vita vissuta nella sua parrocchia di origine, a Inzago, e la vita in oratorio.

“Ho avuto modo, così, di toccare con mano cosa significasse il Concilio: una rinnovata primavera della Chiesa – ha detto il Parroco Don Luciano – una Chiesa capace di parlare del Gesù e del patrimonio della fede cristiana attraverso una vitalità vissuta in amicizia, comunione e condivisione. Ecco, questo vorrei vivere con tutti voi dall’inizio del mio ministero di parroco nella comunità pastorale San Giovanni Evangelista”.
Il Don ha poi ringraziato chi era con lui a celebrare l’eucarestia: uomini e donne che con le loro specificità compongono la società civile e lo accompagneranno in questo viaggio. Nel suo discorso il Parroco ha ribadito più volte la parola accoglienza: quella che gli è stata offerta il 3 settembre, quando è entrato nella sua nuova casa, a Opera, quella che gli è stata riservata in una giornata di festa e ancora quella necessaria quotidianamente “nella cooperazione e nel sostegno l’uno dell’altro”. La festa è proseguita poi negli spazi esterni dell’oratorio allietata dalle note del Corpo Musicale Città di Opera.