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Il protocollo anticorruzione firmato con la Prefettura e i Comuni dell’area metropolitana

Anche il Comune di Opera entra a fare parte della Consulta metropolitana dei responsabili della prevenzione della corruzione. La firma del protocollo anticorruzione si è svolta a Milano presso la sede di Città Metropolitana alla presenza del prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala e di tutti i 133 Comuni dell’area metropolitana milanese. 

All’incontro ha partecipato il vicesindaco Cristina Perazzolo che ha firmato il protocollo di intesa a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione comunale sul tema della legalità. 

La costituzione della Consulta si inserisce nell’ambito del più ampio Piano nazionale anticorruzione, svolgerà compiti di studio e ricerca, condivisione di metodologie di analisi, mappatura dei processi e valutazione del rischio corruzione, monitoraggio dei piani anticorruzione, pianificazione di programmi di formazione trasversale continua.

L’obiettivo della consulta è attivare un processo costante e condiviso finalizzato al coordinamento dei piani comunali, attraverso l’individuazione di buone prassi, l’analisi del contesto esterno e la formazione del personale, rendendo così più organica l’attuazione delle normative anticorruzione a livello territoriale.

Collaborazione tra enti locali, con la regia della città metropolitana di Milano quale ente di area vasta, e in stretta sinergia con la Prefettura, rappresentante generale del Governo sul territorio ed esperta in attività di contrasto delle molteplici forme di illegalità diffuse nelle realtà locali, anche alla luce delle ingenti risorse che il territorio è chiamato a gestire col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’obiettivo è il coordinamento su scala metropolitana delle misure di prevenzione della corruzione ed in materia di trasparenza mediante la condivisione delle buone pratiche, in una logica sistemica e di progressivo adeguamento degli strumenti programmatori su base territoriale, ma anche costituire un valido supporto per gli enti di più ridotte dimensioni che non dispongono di unità organizzative da dedicare esclusivamente allo scopo.  

La Consulta svolge attività di ricerca, analisi e studio, in materia di prevenzione del rischio corruzione, ed opera in particolare attraverso: la condivisione dell’analisi del contesto esterno propedeutica all’aggiornamento annuale della Sottosezione rischi corruttivi e trasparenza dei rispettivi PIAO; la condivisione della metodologia per l’analisi delle attività, la mappatura dei processi, e la valutazione del rischio; la condivisione delle misure di prevenzione del rischio corruttivo; lo sviluppo di azioni coordinate di verifica e monitoraggio dei Piani; la strutturazione di un programma formativo trasversale, permanente e generalizzato. 

La Prefettura fornirà agli enti le informazioni utili affinché la gestione del rischio sia modellata tenendo conto delle variegate esigenze presenti nei territori; darà supporto giuridico e informativo per la predisposizione dei piani triennali per la prevenzione della corruzione; monitorerà il contesto in cui gli enti operano e riesaminarlo al verificarsi di nuovi eventi esterni ed interni che determinano la modifica dei rischi. 

Il Prefetto individuerà un gruppo di lavoro formato da differenti professionalità della Prefettura che, in base al supporto richiesto, parteciperanno individualmente o collegialmente ai lavori della Consulta.

U. B.


Articolo pubblicato sul tabloid L’Eco di Milano e Provincia • Consulta il nostro archivio

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