La Palazzina Liberty del Parco Formentano che il 23 ottobre 2017 fu intitolata a Dario Fo e Franca Rame, con il riconoscimento pubblico della sua storia e della sua rilevanza culturale e aggregativa è ormai chiusa da 4 anni e, secondo alcuni, i lavori di ristrutturazione previsti sono ormai pressochè fermi.
A fare chiarezza sulla situazione è il Presidente del Municipio 4 Stefano Bianco: “Come ho riferito ieri sera nella commissione congiunta Cultura e Territorio del Municipio 4, il cantiere procede ed è prevista la consegna entro la fine del 2025. Gli interventi sono sia di tipo impiantistico che edile e pertanto si compongono di due fasi distinte (ma complementari) realizzate con più contratti attuativi nell’ambito di due accordi quadro separati che riguardano il rifunzionamento e l’adeguamento ai fini della prevenzione incendi degli spazi del piano terra della Palazzina, con lo scopo di riaprire l’immobile alle attività prevalenti come luogo di spettacolo.
È poi prevista nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche una ulteriore fase riguardante la riqualificazione del piano interrato e dell’involucro esterno. Al momento però questo intervento non ha ancora ricevuto il relativo finanziamento e non è stato oggetto di progettazione ma solo di stima del quadro economico per l’inserimento in programmazione PTO, per un valore pari a 4 milioni di euro.
Quali i lavori in corso nella Palazzina Liberty
Per quanto riguarda i lavori in corso, iniziati in estate, il primo dei tre contratti attuativi, che ha riguardato bonifiche e rimozioni interne, è terminato.
Il secondo contratto (interventi edili per la realizzazione dei bagni, la compartimentazione e la sostituzione lucernari), che ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza a metà ottobre scorso, è stato avviato nell’ultima parte dello scorso anno ed è attualmente in corso.
Il termine dei lavori, inizialmente previsto per la fine del mese di marzo, è probabile che slitti di un paio di mesi, anche perché la fornitura dei lucernari è risultata molto particolare, da realizzarsi su misura data la funzione anche ai fini antincendio.
Il terzo contratto, di tipo esclusivamente impiantistico, è in fase di avvio a inizio marzo, con termine a settembre e sarà eseguito contemporaneamente al cantiere delle opere edili.”
Come sempre, le tempistiche sono avvolte da un alone di mistero, come riconosce lo stesso Presidente: “In generale, i tempi sono un po’ dilatati rispetto a quanto inizialmente ipotizzato ma la compresenza o comunque il susseguirsi di tre cantieri se da un lato permette di ottenere il risultato voluto, ossia la ripresa delle attività di spettacolo a prescindere dal finanziamento dell’intervento complessivo previsto per la palazzina, dall’altro comporta più attività anche di tipo amministrativo che incidono inevitabilmente sulle tempistiche complessive. In conclusione, differentemente da quanto riportato da alcune testate giornalistiche, si evidenzia che i lavori, da quando sono iniziati, non hanno mai subito interruzioni ma solo l’avvicendarsi di contratti e imprese diverse”.
Articolo pubblicato sul tabloid L’Eco di Milano e Provincia • Consulta il nostro archivio