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Pasqua, a Milano in crescita i visitatori stranieri

Atteso un aumento del 25% rispetto allo scorso anno (+28% esteri, +22% italiani)

Sarà una Pasqua all’insegna della crescita quella che si preparano a vivere Milano e la Lombardia. Dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza tutti gli indicatori relativi al settore del turismo sono puntati verso l’alto. Sia sul fronte interno che su quello degli arrivi dall’estero si annuncia un folto numero di presenze nel capoluogo lombardo – città attrattiva e risonante come le grandi capitali europee –, ma è l’intera regione a calamitare l’attenzione grazie al ricco e variegato patrimonio artistico-culturale ed enogastronomico che ben si sposa con l’offerta montana e lacustre.

Le stime prevedono una crescita del 25% rispetto allo scorso anno (28% in più di visitatori esteri e + 22% di italiani). Aumenta anche la spesa turistica media degli stranieri (calcolata su un periodo di 4,3 giorni): +10% rispetto al 2022 (da 629 a 691 euro). Con riguardo al weekend di Pasqua, la quota di consumi a Milano salirà del 31% rispetto allo scorso anno (+ 25% fra Milano, Monza Brianza, Lodi).

“Sarà una Pasqua con il segno positivo grazie soprattutto ai visitatori stranieri e alla crescita di spesa media e consumi. Premessa positiva di un aprile fortemente attrattivo con eventi importanti come il Salone del Mobile e il Fuorisalone – rileva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Il settore turistico sta dunque tornando ai livelli pre-Covid e si conferma uno dei traini principali dell’economia della Grande Milano”. 

Dalle indicazioni delle associazioni aderenti alla Confcommercio milanese (Coordinamento filiera agroalimentare Confcommercio Milano, Epam pubblici esercizi, Federalberghi Milano, Fiavet Lombardia, Rescasa Lombardia) emergono varie tendenze. 

I milanesi che trascorreranno la Pasqua fuori città sono in crescita del 20% rispetto allo scorso anno. Fiavet Lombardia ha stilato l’indice delle preferenze emerse dalle prenotazioni che vedono in testa mete italiane – capoluoghi, città d’arte, agriturismi – e capitali estere. 

Dal 7 all’11 aprile, rileva Federalberghi Milano, la prenotazione delle camere si attesta al momento sul 50%, in linea con il 2022. Sono previsti incrementi sotto data. Va tenuto in considerazione che la Pasqua è molto vicina a manifestazioni di richiamo come Milano Art Week (dall’11 al 16 aprile) e, naturalmente, il Salone del Mobile (18-23 aprile) con gli eventi Fuorisalone.

Cresce l’extra alberghiero

Per appartamenti, residence, case vacanze gestite da operatori professionali – rileva Rescasa Lombardia – le prenotazioni a Milano dal 7 all’11 aprile sono in aumento rispetto al 2022. 

Un incremento che riguarda in particolare i giorni che precedono la Pasqua – venerdì 7 e sabato 8 aprile – con rispettivamente un + 25 e 28% rispetto all’anno precedente. Anche per la domenica di Pasqua le prenotazioni sono in crescita: + 17%. Più equilibrato, nel raffronto con il 2022, il Lunedì dell’Angelo, che registra un + 6%. 

Più colombe che uova

Riguardo alle tendenze di questa Pasqua 2023 sui gusti dei consumatori, negli acquisti di uova o colombe vincono le colombe che, specie per quanto riguarda quelle di alta qualità, mantengono la loro quota di mercato. Le uova vanno da 55 euro al kg (non artigianali), fino a 80 euro al kg (artigianali). 

Le colombe di produzione molto simili a quelle artigianali variano dai 16 ai 28 euro al kg, con un rincaro medio, rispetto allo scorso anno, del 12/13%.

A livello nazionale + 15% di stranieri

La ripresa della domanda turistica è un dato che trova risconto anche sull’intero territorio nazionale. Secondo Federturismo crescono del 15% gli stranieri che soggiorneranno nel nostro Paese e Roma, oltre ad essere scelta dai connazionali, sarà la città preferita dai viaggiatori tedeschi, francesi e spagnoli con prenotazioni che supereranno del 15% quelle della Pasqua 2022.

Anche a Firenze si assisterà ad un incremento del 15% delle presenze straniere guidate da tedeschi e americani e Milano, preferita da britannici e statunitensi, vedrà una crescita del 28% di visitatori stranieri. A Venezia, con un’occupabilità delle strutture al momento superiore al 70%, sarà preponderante il turismo domestico anche se non mancherà la componente straniera rappresentata da tedeschi, austriaci e francesi.

Per quanto concerne gli italiani  “nonostante il caro prezzi pesi sui bilanci delle famiglie – dichiara la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – non rinunceranno al weekend di Pasqua anche se preferiranno mete più vicine da raggiungere in poche ore di auto o di treno riducendo al massimo a due il numero di notti fuori casa.
Per svagarsi e rilassarsi, trascorreranno i giorni di festa soprattutto in Italia con una predilezione per il mare, le città d’arte, la montagna e le località termali, riservandosi l’estero per un viaggio di qualche giorno in più durante i prossimi ponti primaverili.”

Burocrazia e andamento dell’economia condizionano le scelte

“Se sono pochi gli italiani che hanno optato per una vacanza all’estero la motivazione oltre ad essere economica – conclude Lalli – va ricercata anche nelle oggettive difficoltà burocratiche che negli ultimi mesi hanno reso difficile l’ottenimento dei passaporti impedendo di fatto i viaggi internazionali. 

Se ne sono avvantaggiate, così, quelle destinazioni che come l’Egitto con il Mar Rosso, richiedendo all’ingresso la sola carta d’identità, per Pasqua registreranno il tutto esaurito. L’auspicio è che con l’approssimarsi dell’estate si possa finalmente risolvere il caos passaporti che ha portato a cancellazioni di prenotazioni, a rinvii di viaggi e a mancati guadagni per tutto il mondo del turismo organizzato”.

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