La 16a edizione del Photofertival, la più importante e ricca rassegna milanese di fotografia d’autore di fotografia d’autore organizzata da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging, propone dal 16 settembre al 31 ottobre 2021 un programma di 150 mostre fotografiche diffuse nel territorio metropolitano milanese e in alcune province limitrofe, per promuovere la cultura dell’immagine.
Per il secondo anno Melegnano è orgogliosa di mettere a disposizione i suoi spazi che con il significativo titolo “La natura e la città. Segni di un tempo nuovo” vuole spingerci a riflettere sui temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana, sul ritorno alla natura e sul cambiamento degli stili di vita.
Sono sette le mostre ospitate nel Comune di Melegnano suddivise tra la Biblioteca Carlo Emilio Gadda, la storica cornice del Castello Mediceo e la Palazzina Trombini.
Belle e possibili / 18 settembre – 10 ottobre
BIBLIOTECA CARLO EMILIO GADDA
Inaugurazione: 18 settembre h 16
martedì 14.30-18.30, mercoledì-sabato 10-18.30
Una serie di fotografie in bianco e nero, scattate tra gli anni ’50 e gli anni ’60, provenienti dal tesoretto che è l’archivio fotografico della rivista Ferrania. Alla vita del periodico partecipavano numerosi appassionati di fotografia, fotografi non professionisti che inviavano le proprie opere. Selezionando i ritratti femminili si ha la possibilità di avere uno spaccato antropologico, sociale, culturale dell’Italia di quell’epoca.
Attraverso questi volti bellissimi leggiamo, a ritroso, molto altro: libertà, aspettativa, vitalità, desiderio di imitare le grandi dive.
Poesie minime visive / 10 – 31 ottobre
BIBLIOTECA CARLO EMILIO GADDA
Inaugurazione: 9 ottobre h 17
martedì 14.30-18.30, mercoledì-sabato 10-18.30
Giuseppe Bartorilla da anni ha intrapreso un cammino fatto di narrazione, di corrispondenza tra parola e immagine. Poesie minime visive è un percorso composto da 25 fotografie accompagnate da haiku, una sorta di connubio tra Street Photography & Poetry grazie al quale si attraversano sogni, universi, immaginazioni uniti dal filo rosso della narrazione poetica della realtà. Nelle sue immagini fotografia e poesia non possono essere lette singolarmente, per non correre il rischio di smarrire la ricchezza e la potenza espressiva della narrazione.
Le migliori foto del World Water Day Photo Contest 2021 / 19 settembre – 3 ottobre
CASTELLO MEDICEO
Inaugurazione: 18 settembre h 18
giovedì e venerdì 16-18.30, sabato e domenica 12.30/15-18.30, sabato e domenica visita guidata a pagamento del Castello.
Giunta alla sua quinta edizione, l’esposizione World Water Day Photo Contest racchiude le 35 migliori fotografie e i tre migliori portfoli vincitori del concorso indetto dal Lions Club Seregno AID. Il World Water Day Photo Contest ogni anno racconta diversi aspetti dell’acqua come diritto fondamentale dell’umanità. Per quest’ultima edizione il tema è statoValuing Water, per sensibilizzare sugli effetti impietosi della carenza di acqua nelle varie zone del mondo. Ci si affaccia così su un’esposizione che è reportage sociale a tematica ambientale.
L’arte del ritratto / 18 settembre – 3 ottobre
CASTELLO MEDICEO
Inaugurazione: 18 settembre h 18
giovedì e venerdì 16-18.30, sabato e domenica10-12.30/15-18.30, sabato e domenica visita guidata a pagamento del Castello.
“Il carattere del personaggio deve risultare totalmente chiaro a prima vista” scriveva nel 1870 Albert S. Southworth, titolare a Boston di un atelier di ritratti fotografici. Non può essere fotografia identificativa, né eccedere nel manierismo. Silvia Amodio è una ritrattista dotata di consapevolezza critica capace di ricercare la personalità autentica dei suoi soggetti. Padroneggia determinazione e sensibilità, che emergono potenti. La dignità dei suoi soggetti si staglia netta, nelle situazioni più difficili e in quelle più rilassate. In mostra le sue serie più note: le persone affette da albinismo, la povertà del Burkina Faso, il lavoro minorile in Perù e il rapporto tra i cani e i loro padroni. A cura di Roberto Mutti.
La terra di sotto / 10 – 31 ottobre
CASTELLO MEDICEO
Inaugurazione: 9 ottobre h 18
giovedì e venerdì 16-18.30, sabato e domenica 10-12.30/15-18.30; sabato e domenica visita guidata a pagamento del Castello.
Una riflessione dedicata all’inquinamento nel Nord Italia quella di Luca Quagliato e Luca Rinaldi. Questo il tema centrale di La terra di sotto, progetto di ampiorespiro e che è mostra, libro, divulgazione. “Il paesaggio del produttivo Nord è costellato di casi di inquinamento di terra e acqua, per non parlare della qualità dell’aria che respiriamo”. Compito del fotografo è infatti anche quello di portare allo sguardo comune fatti poco conosciuti, accendendo la luce della consapevolezza. In un viaggio che si muove tra giornalismo di inchiesta, ricerca, cartografia e denuncia sociale i fotografi raccontano tre casi di inquinamento industriale così da fornire una visione inedita sul paesaggio produttivo del Nord Italia.
Il respiro del paesaggio / 10 – 31 ottobre
CASTELLO MEDICEO
Inaugurazione: 9 ottobre h 18
giovedì e venerdì 16-18.30, sabato e domenica10-12.30/15-18.30, sabato e domenica visita guidata a pagamento del Castello.
Quando si rapporta con la terra, che pure è il mondo in cui abita, l’uomo può comportarsi con supponenza arrivandoperfino a devastarla. Ma quando sa, invece, osservarla con tutta l’attenzione e il rispetto che merita, scopre la bellezza e l’intensità di un antico e gratificante rapporto. Con queste sue spettacolari fotografie, Angelo Pepe indaga sul panorama naturale e talvolta selvaggio che caratterizza molta parte della Sicilia e della Sardegna. La scelta di inserire spesso presenze umane non è casuale ma dettata dalla volontà di ricordare lo stretto legame dialettico chelega l’uomo al paesaggio e quel senso di serenità che ne è l’inevitabile esito.
Oltre il confine / 19 settembre – 10 ottobre
PALAZZINA TROMBINI
Inaugurazione: 18 settembre h 17
Giovedì e venerdì 16-18.30, sabato e domenica 10-12.30 e 15-18.30
Una ricerca realizzata in Giordania e Grecia nei campi che ospitano i migranti in fuga da guerre e miseria e respinti dal mondo che vogliono raggiungere. Ai fotografi si chiede di rendere visibile quanto i testimoni raccontano e Graziano Perotti lo fa a modo suo, con quella capacità di indagare la realtà alternando l’attenzione per i particolari alla visione d’assieme che caratterizza il suo stile. È difficile raccontare la quotidianità di chi vive in attesa con il tempo che si dilata nel nulla, ma Perotti riesce a farlo con immagini dotate di una profondità insieme fisica e metaforica. Riuscendo anche in alcuni scatti emozionati a lasciare intravedere la speranza di un diverso futuro.