È stato digitalizzato ad altissima risoluzione il celebre quadro Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo conservato presso il Museo del Novecento di Milano. Da oggi sarà anche online e si potrà osservare fin nei minimi dettagli ad una risoluzione oggettivamente impressionante. Navigando l’opera si può cogliere ogni singola pennellata anche se, onor del vero, bisogna sopportare dei fastidiosi watermark messi li a proteggere eventuali tentativi di riproduzione.

L’iniziativa è ad opera di Haltadefinizione, tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini, che prosegue nella sua mission di divulgare e valorizzare il patrimonio artistico italiano. In passato abbiamo infatti visto caricare, tra gli altri, celebri capolavori come il Bacio di Francesco Hayez, la Fornarina di Raffaello, la Primavera di Botticelli il Cristo morto di Mantegna e la Crocifissione di San Pietro di Caravaggio.

“Un’opera come Il Quarto Stato è certamente un capolavoro del divisionismo ma è anche un manifesto sociale ispiratore dei sentimenti più nobili – afferma Anna Maria Montaldo, già direttrice del Museo del Novecento –. L’idea di poterlo “visitare” nel profondo attraverso la riproduzione digitale è un’esperienza affascinante che contribuisce alla conoscenza del dipinto e invoglia a visitare il Museo del Novecento”.

“Siamo entusiasti di rendere fruibile sul portale di Haltadefinizione una delle opere più importanti della collezione del Museo del Novecento. L’altissima definizione permette di apprezzare l’opera in tutti i suoi particolari – racconta Luca Ponzio, founder di Haltadefinizione – i musei e gli archivi digitali sono una risorsa immensa per i nostri musei, grazie ai quali si aprono grandissime possibilità di valorizzazione e divulgazione del patrimonio. La digitalizzazione è uno dei mezzi principali per rendere l’arte accessibile al pubblico in ogni momento e in ogni parte del mondo”.

Di quest’opera ne avevamo accennato quest’anno accennato in occasione del 1° maggio, la festa del lavoratori, il oggi con un tempismo eccezionale, arriva la messa online della digitalizzazione dell’opera. A futura memoria quella che viviamo in queste ore è una giornata densa di avvenimenti e proteste, si vede infatti l’introduzione dell’obbligo del GreenPass per tutti i lavoratori e il decollo di Ita, la compagni a che fondamentalmente subentra ad Alitalia alleggerendosi di circa 7-10mila lavoratori.

Il Quarto Stato

Il Quarto Stato è uno dei dieci capolavori più emblematici del panorama artistico del XX secolo ed è considerato un simbolo delle battaglie politico-sociali dei lavoratori che esalta la tutela dei diritti e l’uguaglianza.

Dipinta a olio su tela, l’opera di grandi dimensioni (293×545 cm), è il risultato finale di un processo creativo durato dieci anni. Giuseppe Pellizza da Volpedo termina il Quarto Stato nel 1901 dopo vari tentativi insoddisfacenti tra i quali si ricorda la Fiumana, il bozzetto preparatorio realizzato tra 1895 e il 1896, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera e anch’esso disponibile nell’archivio Haltadefinizione (link).

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