Nel passato di Rocca Brivio riemergono quattro imponenti statue di pietra, un’inusuale scoperta effettuata dall’associazione Rocca Brivio nel giardino della villa seicentesca omonima a San Giuliano.
Durante i lavori di manutenzione del verde, i volontari hanno scoperto quattro maestose statue sepolte nel terreno, successivamente riportate alla luce. Durante uno di questi interventi, un volontario è inciampato nella testa di una delle statue, semi-sepolta nel terreno, e scavando ulteriormente sono affiorati tutti e quattro i manufatti.
La scoperta dei telamoni a Rocca Brivio
Le figure, alte due metri e mezzo, sono identificate come “telamoni”, solitamente impiegate come elementi di sostegno architettonico o a scopo ornamentale.

Luigi Ventura, presidente dell’associazione, suggerisce che queste opere potrebbero risalire a secoli passati e potrebbero essere giunte a Rocca Brivio insieme alla scultura nota come “Il Venerdì Santo” durante gli anni Sessanta e Settanta, quando l’edificio era di proprietà dell’ordine religioso dei Servi di Maria”. La scoperta aggiunge fascino e mistero al già ricco patrimonio storico della Rocca.
L’associazione ha prontamente segnalato il ritrovamento alle autorità competenti, inclusa la Rocca Brivio Sforza srl, società pubblica proprietaria dello stabile, e al sindaco di San Giuliano, Marco Segala.
Ventura sottolinea l’importanza di intraprendere le misure necessarie per il recupero e la conservazione delle statue, valutando contemporaneamente il loro possibile valore storico-architettonico. La loro conservazione sarà una sfida considerando il lungo periodo in cui sono rimaste sepolte.
Questo straordinario ritrovamento, secondo il presidente, arricchisce la storia di Rocca Brivio, evidenziando l’impegno costante dell’associazione nel preservare il tessuto storico della comunità. L’associazione Roccabrivio, attiva nella cura e manutenzione del maniero seicentesco, svolge anche un ruolo importante nella promozione di eventi culturali e di aggregazione all’interno della Rocca.
Questa scoperta testimonia gli sforzi incessanti dei volontari nel valorizzare e far conoscere questo importante edificio.
San Giuliano si conferma un luogo ricco di scoperte storico-archeologiche, come dimostrato nel 2017 con il ritrovamento del coperchio di un antico sarcofago risalente al terzo secolo dopo Cristo nelle campagne di Sesto Ulteriano. L’impegno delle associazioni locali contribuisce a preservare e divulgare il ricco patrimonio culturale della zona.