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Dopo Rogoredo controlli dei Carabinieri per arginare lo spaccio a Melegnano e limitrofi

Dopo Rogoredo, il boschetto si sposta nel Sudmilano.

Il boschetto di Rogoredo sotto controllo, pian piano, azione dopo azione, si sta svuotando e trasloca nel vicino Sudmilano. 

I tossicodipendenti e i pusher però non demordono e approfittando delle linee suburbane e delle stazioni ferroviarie, specie la S11 Rogoredo-Melegnano, spostano i loro traffici in provincia dove pensano di essere meno disturbati. 

Sono così entrati nei territori controllati dai carabinieri della compagnia di San Donato milanese. Gli effetti e il degrado che la droga porta con sè si sono notati subito e sono iniziate le segnalazioni da parte dei sindaci e dei cittadini. 

Siringhe, sporcizia e tanto di più si notano da tempo nel boschetto di Melegnano come è stato ribattezzata quella area ai confini con Riozzo. 

Da subito sono iniziati controlli a tappeto effettuati dai militari della Stazione e della compagnia di San Donato milanese in collaborazione anche con il Cio, che mirano a sgomberare la zona da tossicodipendenti e trafficanti di droga.

I controlli intensivi iniziano alle 7 del mattino e si concludono alle 19 e si snodano fra i comuni di San Giuliano Milanese, San Donato Milanese, Melegnano e San Zenone al Lambro e le loro stazioni ferroviarie. 

I primi successi si sono avuti quasi subito. Nelle maglie dei controlli è finito immediatamente un pluripregiudicato italiano. L’uomo ha molti precedenti per stupefacenti ed è stato visto mentre cedeva una dose di stupefacenti ad un giovane.

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