È stato svelato questa mattina ai giardini della Triennale il progetto vincitore di Reinventing cities per la rigenerazione dello Scalo Lambrate. A vincere il bando è stato “Lambrate streaming” di una nutrita cordata di partecipanti.
Sono intervenuto l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, la vicesindaco Anna Scavuzzo, la Project officer di C40 Costanza De Stefani, la responsabile del Progetto Milano per FS Sistemi urbani Marianna Beltrani, la Presidente di Municipio 3 Caterina Antola, il Rettore dell’Università Statale di Milano Elio Franzini, il Presidente della commissione aggiudicatrice Giovanni Oggioni e i componenti del team vincitore.
L’area

Il sito è costituito da un’area un dalla forma allungata che copre 7 ettari adiacenti alla cintura ferroviaria e vicinissima alla stazione Lambrate. La presenza del nodo ferroviario-metropolitana rende questo sito altamente interessante dal punto di vista urbanistico.
Il progetto
Il progetto prevede una copertura verde pari al 64,9% dell’area e tre piazze pedonali adatte all’aggregazione sociale e strutture commerciali ed espositive al piano terra.
La parte costruita, costituita da 6 edifici ad alta efficienza energetica, sarà destinata ad ospitare per lo più alloggi a basso costo pensati gli studenti della vicina Città Studi ma anche per famiglie giovani. Un totale di 307 alloggi con 19 metri quadri (media) di terrazzo balcone privato.
Il progetto colma un po’ la carenza di piazze di aggregazione di cui la zona soffre e integra percorsi ciclopedonali sia nel lato est che in quello adiacente al muro che delimita la ferrovia ad ovest.
Gli architetti hanno disegnato un ambiente che asseconda la forma dello spazio. Sul lato est la viabilità segue una strada a zig-zag che disincentiva il passaggio del traffico, gli edifici separano le piazze e l’area verde, all’interno di essa una pedonale immersa del verde e una ciclabile rade il muro che separa dalla ferrovia.
Proprio il muro, chiamato “muro della memoria”, sarà decorato con pannelli legati alla storia delle ferrovie, dello scalo Lambrate e della cultura operaia della zona.
Nelle intenzioni dei progettisti le aree verdi saranno polifunzionali e potranno ospitare anche orti e luoghi per la comunità. Un “bosco” di 900 alberi sarà invece il polmone verde del quartiere a cui si aggiungono ben 3.269 metri quadri diversa pensile privato.
La visione è fortemente urbana senza spazi interrati o aree adibite a parcheggio. Non sembrano previsti sottopassi lungo la linea della ferrovia, pertanto gli unici passaggi verso il centro città rimarranno quelli della stazione, a nord, e quello di Via delle Rimembranze a sud.