Colpo di scena nella vicenda dell’aereo precipitato il 3 ottobre a San Donato. I dati trovati nella memoria della scatola nera del Pilatus, su cui viaggiavano 8 persone compreso il pilota e magnate romeno Dan Petrescu sarebbero fermi allo scorso aprile.
Come riferisce l’Agenzia ANSA “non ci sarebbero, quindi, dati riferibili al giorno della tragedia, Gli accertamenti tecnici, però, non sono terminati”.
La faccenda della scatola nera
Quello della scatola nera era una questione sulla quale gli esperti si sono interrogati. Su quel tipo di velivolo non era un dispositivo obbligatorio.
Ciononostante i Vigili del Fuoco e gli investigatori avevano ritrovato il dispositivo che è stato inviato ai laboratori tecnologici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell’inchiesta tecnica di sicurezza.
Il 12 novembre la notizia che i dati erano stati estratti con successo. Oggi, però, la doccia fredda allontana la possibilità di trovare la causa del disastro in tempi brevi.
Sono 4 gli aerei caduti in 50 anni
Purtroppo, il Pilatus PC non è il primo aereo che fa scattare l’allarme nel nostro territorio.
Già nel gennaio del 1969, un aereo con 26 passeggeri a bordo e 7 persone dell’equipaggio precipita nelle campagne di Carpianello. La neve, caduta in abbondanza, attutisce l’impatto al suolo. Gli occupanti sono tutti miracolosamente salvi. Il pilota del British United, diretto a Linate, forse disorientato dalla nebbia è stato costretto a un atterraggio di fortuna. Il luogo dell’incidente distava qualche centinaio di metri dall’ospedale di San Donato, da poco inaugurato. Il 10 maggio 1978, un aereo partito da Milano Linate e diretto a Marsiglia, a causa di un’avaria al motore, avverte la torre di controllo di Linate di voler rientrare in aeroporto. Ma l’aereo perde di potenza e precipita a San Donato a pochi passi da via Pascoli, dall’ospedale e dai palazzi di via Maritano.
Anche in questo caso, il pilota in extremis, potrebbe aver cercato di non rovinare sugli edifici.
Nella sciagura perdono la vita 6 persone di cittadinanza francese.
Nel mese di giugno del 2003, un aereo di piccole dimensioni precipita su un capannone nei pressi di via Lambro, a Peschiera Borromeo, vicino all’aeroporto di Linate. Morti entrambi i piloti del velivolo, i soli occupanti del mezzo. È rimasta sconosciuta la dinamica dei fatti. Tutti questi incidenti hanno in comune il fatto di essere accaduti nel cosiddetto “corridoio”, degli aerei che decollano da Linate e vi atterrano.
In 50 anni sono 4 gli aerei precipitati; uno ogni dodici anni. E’ un dato sul quale bisogna riflettere seriamente. A tutti noi risulta comodo arrivare e partire da Linate, ma dobbiamo riflettere sul fatto che l’aeroporto cittadino è molto comodo ma altrettanto pericoloso. Immaginiamo per un attimo, che uno di questi aerei fosse precipitato sui palazzi di via Morandi a San Donato o di via Cervi a San Giuliano. Speriamo che non accada mai e che si pensi seriamente ad un’alternativa a Linate.