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Sciopero ATM: venerdì mezzi fermi a Milano: ecco gli orari di metro, bus e tram

Venerdì 20 ottobre sciopero ATM, e anche nel resto d’Italia, scelto dai sindacati Cub, Adl Cobas, Sgb e Si Cobas per uno sciopero generale che coinvolgerà i lavoratori di categorie pubbliche e private, con la prospettiva di un possibile caos che potrebbe durare per l’intera giornata.

I maggiori disagi potrebbero manifestarsi nel settore dei trasporti, con il rischio di una paralisi dei servizi di trasporto pubblico, in particolare i mezzi Atm, che già sono stati messi alla prova da una precedente agitazione il 9 ottobre.

Sciopero ATM a fasce orarie

La società che gestisce il trasporto pubblico locale a Milano ha dichiarato che “a Milano, l’agitazione comporterà diverse fasce orarie per il personale di esercizio:

  • la metropolitana sarà interessata dallo sciopero dalle 18 fino al termine del servizio
  • i servizi di superficie subiranno il blocco dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio.”

Pertanto, i servizi metropolitani continueranno a funzionare normalmente fino alle 18, quando inizierà lo sciopero, mentre autobus e tram saranno disponibili solo all’inizio del servizio alle 8:45 e nella fascia oraria tra le 15 e le 18. Anche i treni Trenord potrebbero subire interferenze a Milano e in Lombardia.

Lo sciopero ATM è stato proclamato per richiedere il rinnovo dei contratti con adeguamento al costo della vita, il divieto di utilizzo dei fondi Pnrr per armamenti, la riduzione dell’orario di lavoro mantenendo invariato il salario, l’annullamento degli aumenti delle tariffe dei servizi e dell’energia.

Inoltre, il sindacato protesta per il blocco delle spese militari, la revoca dell’abolizione del reddito di cittadinanza, il rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, la difesa del diritto di sciopero, una nuova politica energetica basata sulle fonti rinnovabili, il contrasto alle privatizzazioni e al sistema di appalti, nonché la lotta contro l’autonomia differenziata e la guerra.

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