Un nuovo futuro per l’ex scuola di via Zama 23. Nelle prossime settimane l’edificio dismesso, periodicamente soggetto a occupazioni improprie, verrà messo in sicurezza da parte delle Forze dell’ordine e dato in gestione ad AMSA che ne garantirà la pulizia e un servizio di vigilanza.
In futuro l’ex scuola potrà essere riconvertita in un hub per l’emergenza abitativa attraverso un progetto che affiancherà, alla nascita di un servizio per i più fragili, una rigenerazione del contesto urbano, con spazi e infrastrutture pubbliche per il quartiere.
È il piano dell’Amministrazione comunale per l’ex edificio scolastico di circa 7.200 metri quadri di proprietà comunale costruito nel 1923 che per decenni ha ospitato una scuola materna e una elementare. Da alcuni anni l’edificio è inutilizzato. Più volte il Comune ha provato a individuare una soluzione per il suo recupero, prima attraverso un’ipotesi di permuta, poi con la vendita, ma in entrambi i casi l’iter non è andato a buon fine.
Necessario lo sgombero
Nei prossimi giorni le Forze dell’ordine inizieranno lo sgombero dello stabile con la contestuale realizzazione di lavori di messa in sicurezza per evitare intrusioni. Verranno inoltre rimossi i rifiuti e verrà tagliata la vegetazione spontanea presente in modo da rendere la struttura più controllabile da parte di AMSA che garantirà un servizio di vigilanza.

L’assessore Pierfrancesco Maran commenta sui social: “Via Zama è storicamente un problema, si tratta di una scuola abbandonata da decenni, spesso occupata. Qualche anno fa ci fu una concreta occasione di recupero collegata al percorso del Leoncavallo, ma fu bloccata dall’opposizione in Consiglio comunale. Intanto è diventata sempre più rifugio di disperati causando evidenti problemi al quartiere limitrofo. Qualche giorno fa – prosegue Maran – insieme a Marco Cormio e a Luigi Costanzo, ho incontrato il comitato di quartiere che giustamente si è mobilitato per chiedere una svolta. La scuola di Via Zama è stata inserita in uno dei progetti del PNRR, ma evidentemente ci vorrà qualche anno perché ciò diventi cantiere, così abbiamo fatto un accordo con Amsa, che ha una sede confinante, per allargare temporaneamente lo spazio a loro disposizione fino alla scuola.
I prossimi passi
“Nelle prossime settimane – afferma Maran – l’area verrà messa in sicurezza, sgomberata, igienizzata, verranno coinvolti i servizi sociali per i casi che necessitano supporto, verranno rimossi i rifiuti e poi verrà consegnata ad Amsa che si è impegnata anche ad una vigilanza continuativa. Ci sembra il modo migliore per riportare la situazione all’accettabilità in attesa del PNRR”.
Molti apprezzamenti ma anche critiche
Commenta Marco, ad esempio: “Pier…. sembra l’ennesimo spot elettorale. Fai politica dal 1997 e sei assessore da 10 anni. E via Zama è sempre lì” a cui l’assessore risponde: “Marco, è così.. non tutto si risolve facilmente e questa è una situazione incancrenita da decenni, salvo quella soluzione affossata dall’aula. ora ci proviamo con risorse statali. intanto facciamo un presidio tramite amsa.”
Il Comune di Milano ha richiesto 25 milioni di euro di finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Rilancio per la realizzazione di un hub per l’emergenza abitativa di nuclei familiari fragili in temporanea difficoltà, a basso reddito e non in grado di ricercare autonomamente, per le precarie condizioni socio-economiche, una nuova abitazione in città a canoni accessibili. Saranno infine previsti spazi aperti pubblici per attivare una sinergia di relazione tra l’hub e il quartiere più ampio.