Lunga interrogazione rivolta al sindaco di San Donato Milanese, Andrea Checchi, inviata dalla lista civica Insieme e firmata da Gina Falbo, Vincenzo Di Gangi e Giovanni Di Pasquale, sulla questione del servizio prelievi che nella Città di Mattei non c’è più, o meglio, c’era ma poi è stato trasferito a Peschiera Borromeo, San Giuliano Milanese e Melegnano.

“La salute pubblica non è un optional”, proclamano i tre esponenti politici suddetti che reclamano il ritorno del servizio nella loro città. Insieme al servizio prelievi a San Donato sono stati dismessi il centro vaccinale, il consultorio familiare e la guardia medica notturna, prefestiva e festiva. Il servizio prelievi per analisi di laboratorio veniva svolto presso il distretto territoriale della Asst di via Fermi senza bisogno di alcun appuntamento.

Oggi invece bisognerà recarsi presso strutture private sempre previo appuntamento che può anche richiedere una decina di giorni di attesa. “La Città di San Donato era considerata un’eccellenza regionale per i servizi socio-sanitari, oggi invece assistiamo al loro depauperamento e alla loro delocalizzazione”, incalza la Falbo.

Trasferiti a San Giuliano anche il presidio medico-infermieristico, il servizio dismesso di fisioterapia-logopedia per tutti e di prevenzione della scogliosi per i bambini, e la turnazione notturna e festiva delle farmacie, che costringe i sandonatesi a recarsi all’ipermercato Coop Galleria Borromea di Peschiera Borromeo  oppure a San Giuliano Milanese con evidenti disagi specialmente di notte. 

Domenico Palumbo

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