Nella mattinata di oggi, martedì 30 gennaio, l’Istituto Severi Correnti di Via Alcuino a Milano è stato occupato dai propri studenti.
È la prima occupazione dell’anno, negli scorsi anni si sono registrati episodi simili e, come passato, la protesta è partita dall’esterno dell’Istituto con striscioni e fumogeni.
La protesta è stata divisa in due fasce e terminerà nella giornata di giovedì 1° febbraio: la prima andrà dalle 9.30 fino alle 11:30 e la seconda dalle 12 alle 13:30. Le attività dell’occupazione spazieranno dal freestyle ai murales, fino ad arrivare ad incontri sui CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) e sulla morte di Giuseppe Pinelli.
Il collettivo della scuola ha poi consegnato una lettera rivolta ai professori e a tutti gli studenti, in cui si spiegano i principali motivi della protesta.
Come si legge della lettera del comitato, un motivo riguarda la cogestione: “All’inizio di quest’anno parte del corpo docente ha proposto tre giorni di cogestione. Alcuni di loro sono mossi da buone intenzioni, dalla voglia di aprire un dialogo e costruire un’alternativa alle quotidiane lezioni. Ma sappiamo anche che la maggior parte di loro e la preside hanno usato la cogestione per prevenire l’occupazione”.
La seconda ragione della protesta è la questione palestinese, e il collettivo non perde occasione per attaccare anche le istituzioni governative: «In Italia, come nel resto del mondo, stiamo vedendo come le istituzioni stiano puntando a uniformare il pensiero pubblico sul genocidio palestinese per sostenere l’alleato sionista. L’alimentazione di paure interne ed esterne ai confini italiani serve per legittimare la sempre più dilagante cultura fascista, razzista e militarista.»
Secondo quanto emerso, la preside Gabriella Maria Sonia Conte avrebbe già sporto regolare denuncia e ha temporaneamente sospeso le lezioni.
Andrea Parrino