Le Terre della longevità sono soprattutto nelle periferie italiane. Natura, cibo e “volersi bene”, sono gli ingredienti per un vivere sano e a lungo.

I CENTENARI D’ITALIA E DEL MONDO sono un’importante risorsa umana per il SAGGIO FUTURO italiano e del mondo.

Le umanità della Terra destinate a vivere a lungo, sono veramente poche in tutto il Mondo. L’Italia longeva ha il suo punto di forza in Sardegna, in un Paese sulle montagne sarde del Gennargentu, dove negli anni Novanta il demografo Michel Poulain condusse le sue attente ricerche territoriali per riscontrarne la longevità.

I luoghi

Da attente verifiche demografiche lo studioso scoprì che su di una popolazione di 4 mila persone, ben 42 avevano raggiunto i cento anni. E così nella sarda Villagrande Strisaili, fu individuata la parte più longeva d’Italia e fu definita come “zona blu d’Italia”, in quanto luogo longevo con una concentrazione di centenari superiore alla media. Era l’anno 2000. Con la Sardegna il mondo italiano si scoprì longevo da “Zona Blu” unitamente alle isole di Okinawa in Giappone, alla penisola di Nicoya in Costa Rica e all’isola di Icaria in Grecia. Prossima “Terra Longeva” nel mondo sarà Loma Linda in California. È ancora da certificare, per potersi fregiare della “Zona Blu”, simbolo di umana longevità.

Ma per l’Italia non c’è solo la Sardegna. Tanto, con grande e sorpresa soddisfazione, ci porta in un lembo meridionale dell’Italia del Sud, che si chiama Cilento

Un primato Italiano

Secondo la rivista “Nature” in un articolo scientifico, il Cilento ha le carte in regola per entrare a fare parte delle Terre più longeve del pianeta e così fregiarsi, come secondo territorio italiano, della “Zona Blu”.

Con il Cilento candidato alla “Zona Blu”, l’Italia sarebbe l’unico Paese al Mondo a vantarne due. E così l’Italia della longevità, trova nelle montagne sarde e nel Cilento, Terra dell’essere parmenideo, le sue “eccellenze” umanitarie.

Una condizione umana italiana che diventa in sé, una grande simbolica risorsa di vita sia per le Terre sarde del Gennargentu che per il Cilento, Terre del Mito e dei saperi di Parmenide e soprattutto “longeve” per saggezza di vita.

Il Cilento vanta nel suo territorio Pioppi (riconosciuta dell’Unesco, capitale mondiale della dieta Mediterranea) e Acciaroli (due piccoli paesi in comune di Pollica) che ha visto attribuirsi le 5 Vele di Legaambiente.

Panorama cilentano a Santa Maria di Castellabate
Panorama cilentano a Santa Maria di Castellabate

Il vivere sano

La longevità è il grande dono di un vivere sano dovuto, prima di tutto, a un’alimentazione salubre, in un altrettanto sano ambiente naturale e ad un insieme umano capace di “volersi bene” e, nonostante i tempi convulsi, di mantenere basso lo stress e così vivere sani e saggiamente a lungo. È questa, una ricetta assolutamente infallibile; una ricetta,”patrimonio dell’umanità” presupposto e base di una buona e lunga salute.

Il vivere sano è, prima di tutto, il saggio frutto del mangiare sano; tanto, nel rispetto dell’infallibile principio della”cultura che nutre”, che ci richiama il saggio modello di vita territoriale del “siamo quel che mangiamo”.

Il mangiare sano, significa, soprattutto, usare il CIBO territoriale a chilometro zero; un cibo prodotto nel saggio e sacro rispetto UOMO-NATURA, con l’uomo capace di volere saggiamente bene alla propria madre Terra e di rispettarla, producendo “eccellenze alimentari” dalle grandi virtù salutistiche.

In assoluto e prima di tutto, il prodotto principe del sano e longevo cibo cilentano è l’olio d’oliva che, ricco com’è di polifenoli, agisce salutisticamente sull’organismo umano, ritardandone l’invecchiamento delle cellule; si tratta di una grande, insostituibile risorsa corporea per la longevità centenaria di un Cilento Longevo, tra l’altro, forte della sua grande risorsa di un insieme umano, una grande ricchezza per il patrimonio del mondo.

I segreti della longevità

Quali i segreti della longevità nelle poche aree “Zona Blu” del pianeta Terra, con l’Italia, miracolosamente al primo posto? Prima di tutto, una vita naturalmente sana a contatto con la natura, vivendola. Vivendola intensamente, camminando molto e mangiando con saggia parsimonia il solo buon cibo della Madre Terra che, conservando le sue caratteristiche naturali del passato, è ancora fonte di buona salute da trasmettere al Futuro.

Il sano e salutare cibo, frutto di un saggio rapporto Uomo/Terra è, tra l’altro, fonte di longevità umana, un patrimonio che il presente deve saggiamente conservare al Futuro dell’Umanità, il cui vivere è sempre più gravemente compromesso da un atteggiamento assolutamente poco saggio e poco rispettoso della Madre Terra.

L’Uomo, facendosi un male da morire, non sa volersi bene e tanto meno aver riguardo di sè, rispettando le buone regole del vivere sulla Terra. Tanto, volendosi bene e mantenendo basso lo stress causato da una vita che, agendo confusamente, fa male da morire.

Triste Vita che fa un grande male non solo al proprio corpo, ma anche all’anima che è gravemente avvelenata da un crescente, diffuso e sofferto malessere causato dalla smania egoistica e poco umana dell’avere-apparire che si nega all’ESSERE. Che nega l’Uomo ai valori dell’ESSERE IN DIVENIRE assolutamente necessari al vivere umano che ha bisogno dell’altro conoscendolo, grazie alla saggia conoscenza di se stesso.

L’uso corretto del cibo è una risorsa umana per un vivere sano ed a lungo. 

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo come Spagna, Italia e Grecia. La dieta venne riconosciuta dall'UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità nel 2010.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo come Spagna, Italia e Grecia. La dieta venne riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010.

La sua prima caratteristica è quella della territorialità. Nelle “Zone Blu” si mangiano principalmente prodotti locali; si mangiano prodotti della buona Terra, coltivati secondo tradizione e nello spirito di un saggio rapporto umano, Uomo-Terra.

Un’altra saggia risorsa è quella del vivere insieme; un vivere insieme, con alla base il sacro rispetto umano e del volersi bene. Tutto questo fa parte di un patrimonio di risorse umane che si traduce in un patrimonio genetico del vivere sano e a lungo. Queste terre del pianeta “Zone Blu” sono grandi risorse per il Futuro della vita sulla Terra. Sono in sé, un vero, grande patrimonio dell’umanità; un patrimonio che è in sé una grande risorsa per il Futuro, sempre più incerto della vita dell’Uomo sulla Terra che, per le sue tante colpe rende difficile il proprio vivere, cancellandone le buone e sagge caratteristiche che, oltre al presente, servono e non poco, al Futuro dell’Umanità. Un’umanità che deve imparare a volersi bene ed a riappropriarsi della grande risorsa che è l’ESSERE IN DIVENIRE, con percorsi di umanità indifferenti all’avere-apparire e con l’Uomo attento a conoscere se stesso, per meglio conoscere gli altri della Terra, vivendo in serenità e negandosi allo stress, con un’umanità di insieme capace di volersi bene.

Il segreto italiano di lunga vita è un segreto-patrimonio italiano da recuperare il più diffusamente possibile. Tanto, avendo un saggio rispetto per la vecchiaia; un rispetto che, guardandosi attorno, è sempre più difficile trovare. C’è in questo mondo umano sempre più tristemente disumano, tanta crescente indifferenza per la centralità dell’UOMO; tanto, anche e soprattutto da parte delle istituzioni. Purtroppo, si tratta di una triste indifferenza fortemente italiana, con gli anziani sempre più soli ed abbandonati a se stessi; sempre più indifferenti a considerarli, così come meritano, un”capitale umano” di grande saggezza e custodi di un passato che serve al Futuro e di cui l’Uomo non può assolutamente fare a meno, avendo nel tempo che fu, quelle pillole di saggezza che, per continuare ad avere sul pianeta Terra “Zone Blu”, naturali risorse per una saggia e lunga vita umana, non si possono assolutamente cancellare. Non si devono assolutamente cancellare, considerandole stoltamente inutili reflui di un passato che non serve al presente ed ancor meno al Futuro. Non è così! Non è assolutamente così! Anche il passato saggiamente sano della longevità serve al presente, ma soprattutto al Futuro che ha un grande bisogno della longevità, in quanto saggio patrimonio di vita, con risorse che servono all’Uomo del Futuro, per costruire quel percorso di umanità con alla base l’ESSERE ed i suoi valori, grandi risorse che ci liberano da veleni inquinanti che rendono difficile la vita su questa nostra maltrattata Terra in tutte le età, con il primo e mortale danno che viene all’Uomo dallo stress, la peggiore e più grave delle malattie invalidanti e/o causa di morte.

La buona nutrizione viene dall’uso non abusato del cibo; la buona nutrizione è salute; la buona nutrizione è assolutamente estranea al consumismo; la buona nutrizione è benessere; la buona nutrizione è longevità.

Nella buona nutrizione che, è lontana anni luce dal cibo spazzatura che ammorba le tavole italiane e del mondo del nostro tempo, tristemente poco umano, c’è il segreto per vivere a lungo; un segreto che chiede all’Uomo una saggezza del fare che purtroppo non c’è.

Un segreto che chiede, per non morire di cibo spazzatura, un’agricoltura sostenibile, con prodotti della Terra per l’Uomo e non contro l’Uomo. Tanto, garantendo una buona vecchiaia e riducendo tra l’altro, la degenerazione del corpo, con umana saggezza ed una ricca etica dello spirito che va oltre l’impietoso decadimento fisico.

Il rapporto con il mondo moderno

Bisogna che il mondo moderno sappia fare tesoro del passato. Sappia saggiamente diventare un pianeta SPARTA con gli uomini anziani rispettati al massimo, tanto da essere considerato il luogo della Terra dove la senilità era garanzia di saggezza ed occasione per rafforzare le virtù spirituali. Tutto questo deve essere reso, oltre che formalmente attualizzato, saggiamente vivo e vitale per un’UMANITA’ con il “vecchio” non un peso, ma una risorsa valore. Tanto, contravvenendo a quel disumano, preoccupato e poco saggio tetto da non sforare delle attese di vita, considerate da noi un grande ed insostituibile peso-danno per il futuro italiano che non si può permettere di garantire l’assegno pensionistico ed i servizi assistenziali alla persona, oltre le previsioni programmate. E così l’Italia, umanamente longeva nelle montagne sarde del Gennargentu e del Cilento in Campania, diventa tragicamente disumana nel suo manifestato allarme da vero e proprio accerchiamento al diritto alla vita che deve esaurirsi nei tempi programmati, per evitare gravi danni al futuro delle nuove generazioni, penalizzate da un’eccessiva longevità.

Che disastro italiano! Che umanità disumana! È un danno umanamente grave per il presente e soprattutto per il futuro italiano che si rifiuta, tra l’altro, di garantire la longevità, un diritto naturale per chi sa vivere saggiamente la propria vita su questa nostra ammalata terra, sempre più, una valle di lacrime.


Immagine di copertina by Christelle Hayek

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