Quello dei cosiddetti Taxi volanti è un argomento che avevamo trattato più di un anno fa quando vi fu l’accordo tra Accordo tra SEA e Skyports per valutare l’opportunità di sviluppare e gestire un network di vertiporti in Italia e a Milano.
Sembrava, secondo le criticità che avevamo rilevato, che il progetto fosse destinato ad essere accantonato ma, a quanto pare, potrebbero esserci i primi “vertiporti” molto presto. L’intenzione (che non è certezza) è arrivata martedì pomeriggio per bocca dell’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini: “Ora terminata la fase di questi primi studi – afferma Brunini – dobbiamo iniziare a creare le condizioni in modo che quando i velivoli saranno pronti e certificati possiamo accoglierli e farli volare. Nella timeline, l’obiettivo è arrivare ai primi vertiporti tra il 2023 e il 2024, comprendendo la progettazione, la realizzazione e i test, per essere poi pronti nel 2026”.
Secondo quanto riportato da SkyTg24 i vertiporti sarebbero quattro e “dovrebbero sorgere in zona CityLife e in zona Porta Romana, dove nascerà il villaggio olimpico, mentre gli altri due previsti – più grandi – saranno a Linate e Malpensa“.
“Ci immaginiamo che nel 2030 saranno 2 mila circa i passeggeri al giorno” e gli “investimenti complessivi sono poco più di 30 milioni euro per questi vertiporti”, ha spiegato Brunini. Il prezzo iniziale non sarà economico, potrebbe essere circa 120 euro a persona ma si il Price Point a servizio avviato dovrebbe scendere a 70/80 euro.
Dove si potranno prendere i Taxi volanti
Il piano prevede la creazione di un grande vertiporto a Malpensa. Ci saranno anche vertiporti più piccoli (uno sicuramente a Linate), di dimensioni “circa 3-4 mila metri quadrati” secondo le parole dell’amministratore delegato di SEA, Brunini. Tali strutture avranno funzioni simili ad un eliporto, compreso un piccolo terminal per il check-in e la sicurezza.
Per quanto riguarda Milano Citylife è già dato per certo, mentre quello per Porta Romana è ancora tutto da definire anche se si può ben immaginare che verrà integrato (in qualche modo, NdR) nell’area dell’ex-scalo ferroviario. Il Politecnico di Milano ha inoltre analizzato 17 aree in Lombardia idonee per ospitare i vertiporti, 9 zone urbane e 6 zone in tutta la regione che andranno a formare la rete di questa nuova mobilità che strizza l’occhio anche al mercato turistico ed in particolare modo verso quello del Lago di Como.