La stagione 2023/24 del Teatro alla Scala è stata inaugurata ieri alle 18 con la rappresentazione di “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, nella versione in quattro atti che fece la sua prima apparizione proprio nel teatro meneghino nel 1884.
L’ingresso della senatrice Liliana Segre, accompagnata dal sindaco Beppe Sala, nel palco reale è stato accolto da calorosi applausi. Con loro nella zona più prestigiosa della sala c’erano anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la ministra per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Tra gli illustri ospiti figuravano anche Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e della Veneranda Fabbrica del Duomo, l’architetto Mario Botta, Livia Pomodoro, la cantante Patti Smith e il regista Pedro Almodovar.
Abiti rossi al Teatro alla Scala contro la violenza sulle donne
Alcune donne hanno scelto di sfidare la tradizione teatrale indossando abiti o accessori rossi per commemorare tutte le vittime del femminicidio, da Giulia Cecchettin a Giulia Tramontano. Questa scelta di colore è stata un forte messaggio contro la violenza sulle donne.
Non sono mancate le proteste
All’esterno del teatro, come avviene tradizionalmente il 7 dicembre, si sono svolte proteste. Un gruppo di attivisti ha esposto una grande bandiera della Palestina, mentre altri manifestanti hanno portato in piazza la voce dei lavoratori in contrapposizione ai potenti e ai politici presenti alla Prima.
Una donna ucraina, indossando una sciarpa con i colori della bandiera, ha manifestato il suo dissenso contro i concerti della cantante Anna Netrebko, una delle protagoniste del “Don Carlo” diretto da Riccardo Chailly, nel ruolo di Elisabetta di Valois, accanto a Francesco Meli nel ruolo di Don Carlo. Chailly, che ha aperto la serata con l’Inno di Mameli, ha festeggiato la sua decima inaugurazione alla Scala.

Il Don Carlo di Verdi
Giuseppe Verdi scrisse “Don Carlo” in diverse versioni nel corso degli anni. La versione originale fu composta in francese e debuttò all’Opéra di Parigi il 11 marzo 1867. Successivamente, Verdi apportò alcune modifiche e adattamenti per la versione italiana, che fu eseguita per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 10 gennaio 1884.
La trama, basata sulla vita del figlio dell’Imperatore Carlo V, segue gli intrecci politici e romantici tra i personaggi principali durante il periodo dell’Inquisizione spagnola. La storia è ricca di drammi familiari, intrighi politici e conflitti amorosi, offrendo un’opera epica e coinvolgente.
La versione in quattro atti, rappresentata per la prima volta alla Scala nel 1884, è una delle varianti dell’opera che Verdi ha adattato nel corso degli anni. “Don Carlo” è noto per la sua grandiosità musicale e l’approfondimento psicologico dei personaggi, rendendolo uno dei capolavori del repertorio operistico italiano.