Le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule nel 2021 sono tornati ai livelli pre pandemia. In Italia lo scorso anno sono stati eseguiti 3.778 trapianti d’organo, 341 in più rispetto al 2020. La Lombardia è la regione dove è stato portato a termine il più alto numero di interventi (686), seguita da Veneto (523) ed Emilia Romagna (486). In crescita anche le donazioni di organi che nel 2021 sono state pari a 1.725 contro le 1.539 del 2020, di cui 1.363 da donatori deceduti (+10,4%) e 362 da viventi (+19,1%). Complessivamente il tasso di donazione è risalito a 22,9 donatori per milione di abitanti.
Riorganizzata l’attività per far fronte all’emergenza
È un bilancio assai positivo quello tracciato dal Centro Nazionale Trapianti nel consueto rapporto annuale, alla luce soprattutto delle difficolta registrate nelle strutture ospedaliere in questi ultimi due anni a causa dell’emergenza Covid. Dopo la brusca frenata del 2020 determinata dalla prima ondata pandemica che aveva portato a un calo del 10%, “nel 2021 la Rete trapianti è riuscita a riorganizzare la propria attività nel nuovo contesto dell’emergenza e a recuperare completamente, segnando un +12,1% sul fronte delle donazioni di organi e del 9,9% su quello dei trapianti”.
Tutti gli indicatori hanno l’indice puntato verso l’alto
Nonostante i reparti ordinari siano stati in gran parte riconvertiti per far fronte ai ricoveri di pazienti contagiati da coronavirus e le terapie intensive sature, tutti gli indicatori hanno l’indice puntato verso l’alto. Dei 3.778 trapianti effettuati – il terzo miglior risultato di sempre nel Paese – 3.416 interventi sono stati realizzati grazie agli organi di donatori deceduti (+9%). In particolare, l’aumento più significativo è stato riscontrato nei trapianti di fegato (1.376, +14,5%), ma sono cresciuti tantissimo anche quelli di pancreas (passati dai 41 del 2020 ai 55 del 2021). Più 7,6% per i trapianti di rene, che sono sempre quelli più numerosi (2.051, oltre la metà del totale), in salita anche i trapianti di cuore (251, +5,5%), mentre rimane più contenuta l’attività di trapianto di polmone: 115 interventi eseguiti, lo stesso numero di 12 mesi prima. Per quanto riguarda i soli trapianti da vivente, è il Veneto a guidare la classifica nazionale (76), davanti a Emilia Romagna (64) e Lazio (46).
Midollo osseo: in crescita trapianti, donatori e iscrizioni all’IBMDR
Numeri incoraggianti arrivano anche sul fronte dell’attività di donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche, che prosegue il trend di crescita intrapreso nel 2020. I trapianti da donatori non consanguinei sono stati ben 931 (+6,4%), mentre le donazioni effettive sono arrivate a quota 300 (+4,2%) di cui ormai quasi il 90% prelevate da sangue periferico (più semplice e rapido), mentre diminuisce ancora la donazione ‘tradizionale’ da midollo osseo vero e proprio. Analogo andamento si registra per le nuove iscrizioni al Registro dei donatori di midollo osseo IBMDR. Sono stati 24.227 i nuovi donatori potenziali registrati nel 2021 (nel 2020 erano stati 20.960): siamo lontani dai livelli del 2018 e 2019 ma “pesano ancora le restrizioni alle attività sociali che limitano le possibilità di reclutare nuovi donatori nelle piazze, nelle università e nelle scuole. In totale gli iscritti attivi al Registro sono comunque saliti a 469.650 (+1,9%)”.
Nel 2021 eseguiti circa 20mila trapianti di tessuti umani
Per quanto concerne i trapianti di tessuti umani nel 2021 “ne sono stati effettuati 18.506, oltre 4mila in più rispetto all’anno precedente (+29,7%). In quasi metà dei casi (9.047) si è trattato di trapianti di tessuto muscolo-scheletrico (+33,8%), ma sono in aumento tutte le tipologie di intervento (membrana amniotica +71,8%, cornea +17,5%, cute +13,5%, valvole cardiache +12,9%, mentre i trapianti di vasi sanguigni sono addirittura raddoppiati). Più contenuto l’aumento delle donazioni, che sono state 9.968 (+6,9%), di cui 6.695 di cornea (+6,6%). Da segnalare il primo caso di donazione e trapianto di tessuto adiposo”.
Si diffonde la cultura della donazione
Alla crescita dell’attività clinica si accompagna una maggior consapevolezza in merito alla cultura della donazione. Negli ultimi 12 mesi “sono state recepite 3.201.540 dichiarazioni di volontà, di cui 2.204.318 consensi alla donazione (68,8%) e 997.222 opposizioni (31,2%): la percentuale di “sì” è la più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione dell’opinione dei cittadini maggiorenni in materia avviene prevalentemente all’anagrafe comunale al momento del rinnovo della carta d’identità”. Un segnale incoraggiante incentivato anche dalla nuova campagna nazionale “Donare è una scelta naturale”, lanciata nell’aprile 2021 da Ministero della Salute, CNT e associazioni di settore, che ha influito positivamente sulle scelte dei cittadini. Sono diminuite anche le astensioni: “nel 2021 gli italiani che hanno rinnovato la CIE (carta d’identità elettronica) rimandando la scelta sulla donazione sono stati il 44,3% contro il 48,2% dell’anno precedente. Complessivamente le dichiarazioni di volontà registrate nel Sistema informativo trapianti al 31 dicembre 2021 erano 11.960.876, di cui 8,7 milioni di sì e 3,2 milioni di no”.
Un grande risultato ottenuto grazie alla rete trapiantologica
Per il direttore del Cnt Massimo Cardillo “aver recuperato in un solo anno il gap accumulato all’inizio della pandemia è un grande risultato il cui merito va all’intera rete trapiantologica che ha dimostrato di essere solida e resiliente, dal Nord al Sud del Paese. Ora dobbiamo cogliere le opportunità che arriveranno dal Recovery Fund e dal Pnrr per offrire una presa in carico ancora più capillare a tutti i pazienti trapiantati e in attesa di trapianto”.
“Gli ultimi dati dell’attività di donazione e trapianto sono un’ulteriore conferma della straordinaria capacità di reazione che il Servizio sanitario nazionale ha dimostrato in questi due anni di pandemia”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. “Dobbiamo continuare a investire su un’eccellenza come la rete trapiantologica, sia sul fronte organizzativo che in termini di promozione dell’informazione, per convincere sempre più cittadini a dire sì alla donazione”.