Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare
Il nuovo treno Donizetti. Fonte: Regione Lombardia

Milano è al top in Italia per i trasporti ma serve un piano di rilancio e una sempre maggiore integrazione con le altre modalità di trasporto per affrontare in maniera incisiva l’emergenza inquinamento da un lato, e rendere più snelli i flussi di traffico, dall’altro. 

Intercettare i segnali che arrivano dal cambiamento climatico è un’esigenza inderogabile, occorre progredire verso una mobilità sostenibile, non si possono procastinare interventi che impattano in maniera talvolta devastante sulla salute e sulla vita lavorativa, in particolare di chi, come i pendolari, ogni giorno è alle prese con problemi che vanno dai ritardi alla cancellazione dei treni.

Il rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente rileva una situazione del TPL (Trasporto Pubblico Locale) italiano generalmente insufficiente, in cui i numeri della Lombardia possono apparire confortanti ma purtroppo non lo sono se si analizza la dimensione metropolitana della regione.

Investire su trasporti urbani efficienti e integrati

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare
Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia

“Il quadro che emerge è quello di una città che negli anni ha perseguito la strada verso una mobilità urbana più sostenibile ma dove i margini di miglioramento sono ancora molto ampi,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.

“Milano deve aumentare lo spazio disponibile per la sua rete di TPL, da connettere con sharing e ciclabilità, diversificando gli orari della città e del lavoro per una uscita più rapida dagli effetti della pandemia”.

Il trasporto ferroviario è una delle criticità più evidenti, parte di un sistema che fatica a integrarsi con autolinee regionali, trasporto pubblico urbano e metropolitano, smart mobility, ciclabilità e parcheggi di interscambio.

“Dotare la Lombardia di una rete e di un servizio di trasporto pubblico efficiente, capillare e integrato costituisce una sfida indifferibile e urgente, su cui allocare in modo efficace e tempestivo le risorse regionali e quelle del PNRR” aggiunge Meggetto. 

Gli effetti della pandemia

La pandemia incide ancora molto sull’offerta dal TPL in Lombardia e sul funzionamento del servizio, con una dimensione dell’utenza più che dimezzata rispetto al dato pre-pandemico. Anche in questa fase di riduzione della domanda e dei problemi legati all’affollamento il sistema ferroviario regionale appare ‘stressato’, ben lontano dal raggiungimento di quegli obiettivi di miglioramento dell’offerta di servizi e di riduzione del traffico stradale che il Piano Regionale per la Mobilità e i Trasporti aveva indicato per il 2020.

Gli investimenti, regionali e del PNRR, non riescono a raggiungere le linee che più hanno necessità di ammodernamento. Di fronte all’obiettivo di elettrificare i trasporti, ad esempio, Legambiente Lombardia è contraria alla sperimentazione dell’idrogeno per la linea Brescia-Iseo-Edolo.

“L’uso dell’idrogeno al posto del diesel non risponde alle esigenze del territorio e rischia di produrre un peggioramento del servizio offerto ai viaggiatori, che potrebbe migliorare, a costi minori e con meno sprechi energetici, ricorrendo all’elettrificazione”, afferma Meggetto.

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare
Fonte: Rapporto Pendolaria 2023 Legambiente

Collocare le risorse sui collegamenti metropolitani

È necessario accelerare gli investimenti sulle linee di forza dei collegamenti metropolitani, in particolare su quelle che soffrono la congestione legata alla compresenza di traffico merci e lunghe percorrenze, come la Milano-Gallarate, la Milano-Pavia e la Milano-Piacenza, così da permettere l’aumento di frequenza delle corse su collegamenti che riguardano decine di migliaia di pendolari.

Investimenti e intermodalità devono procedere spediti per offrire agli utenti la possibilità di raggiungere facilmente le stazioni ferroviarie, attrezzate per l’interscambio con la mobilità individuale, privilegiando ciclabilità e micromobilità, e che i treni contemplino spazi per il trasporto di biciclette e monopattini.

Treni: la Lombardia ha la flotta più grande d’Italia

Le corse dei treni regionali della Lombardia sono 2.173 (Trenord). La regione ha la flotta più grande d’Italia con un’età media dei treni scesa a 15,8 anni grazie all’immissione dei convogli “Caravaggio” a due piani, “Donizetti” e “Colleoni” (treni diesel), ciononostante oltre il 40% ha una media di oltre 35 anni, mentre circa il 45% è composto da treni nuovi (con una media di 5 anni).

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare
Un convoglio dei nuovi treni Rock. – Foto: Ferrovie dello Stato

I rotabili del programma di acquisto deliberato nel 2017, attualmente in corso e che conterà complessivamente 222 treni, saranno tutti consegnati entro il 2025 portando, secondo i piani della Regione Lombardia, ad un’età media di 12,5 anni. 

Nuovi treni regionali “Rock” (71), provvisti di due piani e dalla capienza complessiva di oltre 1.000 persone (600 sedute) ciascuno, circolano tra Milano e Torino dal 25 novembre 2022. 

La linea Milano-Mortara tra le peggiori d’Italia

Tra le 10 linee peggiori d’Italia per indice di affidabilità al 4° si piazza la Milano-Mortara. Una linea di 44 km che tra settembre e ottobre ha registrato il 7,35% delle corse soppresse o in ritardo. 

Il raddoppio della tratta tra Albairate e Mortara, di circa 26 km, risulta il nodo principale da risolvere per permettere un miglioramento del servizio. Gli interventi infrastrutturali ancora da completare sono sospesi fino al loro finanziamento e mancano poco meno di 177 milioni di euro sui 572 milioni previsti per l’intera opera. 

Ma in Lombardia le linee secondarie sono messe anche peggio, con infrastrutture a singolo binario, alcune non elettrificate e senza prospettive di miglioramento perché non sono previsti interventi e finanziamenti. 

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare

L’autostrada “deserta”: la Bre.Be.Mi

Altro clamoroso fallimento è quello della Bre.Be.Mi. A otto anni dall’inaugurazione – si legge nel rapporto Pendolaria – questa autostrada rimane pressoché deserta a causa delle tariffe elevate e del tracciato, doppione della A4. Sono poco più di 21mila i veicoli al giorno che la percorrono contro i 60mila previsti dall’azienda. 

La Bre.Be.Mi., insieme alla Pedemontana Lombarda ed alla Tangenziale Est Esterna di Milano, hanno occupato oltre 1.000 ettari di suoli in precedenza agricoli. La Pedemontana Lombarda risulta tra le più impattanti, interessando aree naturali e territori pregiati come il Parco PANE e quello dei Colli Briantei, il Bosco delle Querce e quello della Valle del Lambro. 

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare

L’apertura della M4

Sono arrivati i nuovi finanziamenti per l’acquisto di treni regionali e l’ammodernamento delle linee locali. A novembre è stata inaugurata la linea M4 della metropolitana. È stata aperta la tratta più ad est, quella che collega l’aeroporto di Milano Linate (Segrate) con Dateo. Le fermate intermedie aperte sono per ora quattro: Repetiti, Stazione Forlanini, Argonne e Susa. 

Grazie ai fondi del PNRR i finanziamenti destinati alle reti metropolitane ammontano a 4,4 miliardi di euro e interesseranno i prolungamenti della M1 al quartiere Baggio-Olmi-Valsesia, della M4 dal Linate aeroporto a Segrate e della M3 San Donato Milanese-Asta Paullese, a cui si aggiunge la progettazione della nuova linea M6 (ramo sud), per un totale di 610 milioni.

A giugno dovrebbero vedere l’apertura altre due stazioni nella tratta Dateo-San Babila per la connessione con la M1. Al completamento dei lavori (previsto per il 2024) la linea blu avrà un totale di 21 fermate e collegherà Milano Linate con la stazione ferroviaria di Milano San Cristoforo, unendo la città da est a ovest. 

Luci e ombre nella transizione ecologica dei trasporti ...ma serve accelerare
Fonte: Pendolaria 2023 Legambiente

Aperta la nuova stazione di Milano Tibaldi Università Bocconi 

Realizzata da RFI con un investimento di 22 milioni di euro, la nuova stazione Milano Tibaldi Università Bocconi ha aperto l’11 dicembre 2022. La stazione si colloca sulla linea ferroviaria Milano-Mortara (fascia sud di Milano) e si trova in prossimità del campus dell’omonima università milanese. 

Nuovi tram a Milano

Il 30 novembre a Milano sono arrivati nuovi tram che entreranno in funzione in primavera La nuova flotta conterà 80 mezzi, di cui 50 per il servizio urbano e 30 per quello interurbano. 

Rigenerazione urbana delle linee Milano-Asso e Saronno-Como 

Si inaugura con la fine dei lavori alla stazione di Ponte Lambro (MI) la serie di rifacimenti di spazi interni ed esterni del 25% delle stazioni delle tratte Milano-Asso e Saronno-Como. 

Per le 29 stazioni sono stati stanziati dalla Regione 11,5 milioni. Nella stazione di Ponte Lambro è stato finanziato anche l’intervento di un parcheggio gratuito di 28 posti auto e spazi per le moto per 250 mila euro provenienti dal Comune, da FerrovieNord e dalla Comunità Montana Triangolo Lariano. 

Nuove inaugurazioni sono attese per le 6 di Milano, Monza e Brianza. 

Dare spinta alla mobilità urbana con i PUMS

Le città che hanno un PUMS (Piano urbano per la mobilità sostenibile) che include un bici-plan stanno pianificando quasi 3.500 nuovi km di ciclovie urbane rispetto ai 4.000 già esistenti (+83%).

In sintesi, la ricetta per rendere migliori e più semplici gli spostamenti passa per le ferrovie suburbane, tranvie moderne e metropolitane, integrate con il servizio di adduzione locale su gomma e la shared mobility, con una rete di percorsi ciclabili e di aree urbane pedonali e di “zone 30”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui