Dal 26 al 28 ottobre Milano ospiterà “IGLTA Milano 2022”, la 38°Convention Mondiale IGLTA (International LGBTQ+ Travel Association) promossa da AITGL (Ente Italiano Turismo LGBTQ+) in collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), Comune di Milano, Consolato USA e European Travel Commission. È la seconda volta in 38 anni che l’Europa ospita il più importante evento mondiale sul turismo LGBTQ+.
In vista di questo storico evento stamane presso il teatro Elfo Puccini si sono svolti gli Stati Generali Europei del Turismo LGBTQ+ organizzati da AITGL sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, Federturismo Confindustria, Comune di Milano e IGLTA.
Grazie al lavoro di squadra dei vari organismi e associazioni che rappresentano il settore turistico in Italia si registrano importanti passi avanti verso questo segmento che, lungi dall’essere considerato un comparto di nicchia, richiede un’offerta adeguata a una domanda in crescita al pari di quanto già accade negli altri paesi del continente europeo.


Sala: “Milano è una città che sa accogliere e ha una spiccata vocazione internazionale”
“Milano è sempre in prima linea – ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala – la città ha un grande senso di apertura e spirito di internazionalità e vuole essere la capitale dei diritti. Una città aperta accresce la sua reputazione con conseguenti quanto interessanti risvolti anche in termini economici” ha detto il sindaco, che ha ricordato come il 27 giugno 1992 in Piazza della Scala furono celebrati 10 matrimoni LGBT, i primi in Italia.
Virgili: “Stiamo lavorando per portare l’Italia tra le prime 3 mete europee”

“L’evento di ottobre (avrebbe dovuto svolgersi nel 2020, poi è stato rinviato a causa dell’emergenza pandemica) rappresenta già un successo, un traguardo raggiunto grazie anche alla lungimiranza del presidente di Enit, Giorgio Palmucci” ha aggiunto Alessio Virgili, presidente AITGL, Ente Italiano turismo LGBTQ+.
“Quando si parla di turismo sostenibile non va considerato solo l’ambito ambientale ma anche quello sociale. A tal proposito sono onorato della collaborazione intrapresa con Federturismo, grazie alla presidente Marina Lalli che da oltre un anno è entrata a far parte del Comitato Scientifico di AITGL – ha proseguito Virgili – è un segnale importante per l’industria turistica italiana finalmente attenta a valorizzare nuovi segmenti di mercato con coraggio e lungimiranza, ponendo attenzione non solo al valore economico, ma anche sociale che questi rappresentano. Con lei e con altri importanti player privati ed istituzionali stiamo lavorando per un’Italia che possa risalire dall’attuale 5° posto delle mete europee più visitate dai viaggiatori LGBTQ+ ai primi tre”.
Lalli: “L’inclusione sociale va integrata con la cultura dell’accoglienza”
Da parte sua il numero uno di Federturismo ha ribadito che l’associazione ha dato il proprio patrocinio all’iniziativa anche “per contribuire alla crescita di un mercato che in Italia genera 2,7 miliardi di euro di fatturato e che va favorito facendo rete tra istituzioni, associazioni e imprese per valorizzare sempre di più l’inclusione sociale e la cultura dell’accoglienza. Sebbene l’Italia sia una meta molto richiesta con un elevato grado di attrattività, ancora non presenta un’estesa offerta integrata, strutturata e comunicata per il segmento Lgbtq+ come avviene in altri Paesi europei.
È cruciale che questo tipo di turismo non sia considerato un semplice segmento di nicchia ma oggetto di una sempre più specifica attenzione da parte della programmazione strategica turistica italiana. Rappresenta un utile strumento per incrementare il numero di arrivi e presenze nel nostro paese, sia intercettando parte dei visitatori stranieri che coinvolgendo la domanda italiana. Il viaggiatore deve però trovare l’inclusione e sentirsi ben accetto”.

Palmucci: “Traghettare le imprese verso una reputazione turistica LGBTQ+”
Inclusione e sostenibilità sono due concetti che si sono ripetuti spesso nel corso degli Stati Generali. “Sono dei cardini della strategia di promozione turistica per migliorare la qualità della filiera del turismo – ha affermato il presidente di Enit, Giorgio Palmucci. L’Italia ha un ruolo di centralità nel mercato globale, una strada non solo etica ma un’opportunità per instaurare sinergie e traghettare le imprese verso una reputazione turistica LGBT”.

Numerosi i presenti all’incontro tra cui l’assessore allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano, Martina Riva, Federico Chiarini, coordinatore Filiera Attrattività di Assolombarda, la professoressa Magda Antonioli dell’Università Bocconi nonché Vice President European Travel Commission, Mario Furore, rappresentante del Parlamento Europeo della Commissione TRAN e dell’Intergruppo LGBTI, Ivana Jelinic, Presidente Fiavet-Confcommercio, Tim Fairhurst, Segretario Generale di European Tourism Association (ETOA).
Cecchi Paone: “Il turismo è strumento di incontro e condivisione”
“Se non ci rispettate, sappiate che siamo attraenti dal punto di vista economico” ha detto a mò di provocazione Alessandro Cecchi Paone. “Il turismo multilaterale, global, inclusivo è anche strumento di incontro e di condivisione. Bisogna saper lavorare per intercettare una serie di segmenti che determineranno sicuramente introiti economici e saper cogliere le sue nuove forme ed esigenze. I vari turismi si mischiano e si trovano in un melting pot pacifico e gradito. Non da ultimo è necessario risolvere lo scandalo della Legge Zan che non è passata e lavorare sul fronte delle adozioni”.
Priante: “La conoscenza esclude la paura, le barriere abbassate favoriscono l’inclusività”
“Il turismo deve abbattere qualsiasi tipo di barriera – ha affermato Alessandra Priante, direttrice della Commissione regionale europea della United nations world tourism organization (UNWTO). La conoscenza serve a escludere la paura, le barriere abbassate favoriscono l’inclusività.
Turismo significa scoprire, appartiene a una generazione di memorie, è il confronto con il diverso di qualsiasi tipo. Un comparto trarsversale con una capacità di moltiplicatore incredibile. I viaggiatori che si identificano come Lgbtq+ rappresentano il 7-10% dell’industria globale dei viaggi, viaggiano con maggiore frequenza e tendono anche a spendere di più durante gli spostamenti“. Riguardo alla ripresa dei flussi turistici in generale Priante ha espresso fiducia anche se la pandemia ha cambiato il modo e la possibilità di muoversi.
“Si registrano numeri incoraggianti nel primo trimestre di quest’anno – ha sottolineato Priante – è tornata la voglia di viaggiare. C’è stata una riscoperta delle destinazioni interne a causa della pandemia, l’offerta autentica, rurale è il motore del turismo e il locale avrà la meglio con qualche estensione alle zone limitrofe. La fiducia è l’elemento base del viaggio, il voler sorpassare le proprie barriere e i propri pregiudizi”.
Riva: “Le città a vocazione turistica devono lavorare sulla propria identità”
“Milano è una città pioniera del turismo sostenibile. La comunità LGBTQ+ invade positivamente le nostre strade – ha ribadito l’assessore Riva – è innamorata del design e della moda milanese. Sul fronte degli arrivi turistici nella loro globalità siamo rassicurati dai dati del primo trimestre 2022 con 1,5 milioni di visitatori. E necessario che il visitatore si senta a casa in sempre più aree della città, i territori più forti dal punto di vista turistico devono lavorare sulla loro identità”.