Coldiretti stima un calo del 15% per la raccolta di uva da vino in Lombardia. È il dato diffuso dall’Organizzazione nel primo giorno della vendemmia, che rispetto al 2020 parte con una settimana di ritardo per ragioni climatiche. Il primo grappolo è stato staccato in oggi in Franciacorta, nei prossimi giorni le operazioni entreranno nel vivo anche nell’Oltrepò Pavese, mentre gli ultimi a partire saranno i viticoltori della Valtellina.
Il ritardo, secondo l’organizzazione guidata da Ettore Prandini, è dovuto alle gelate tardive primaverili che hanno di fatto rallentato lo sviluppo dei vigneti, su cui poi nei mesi estivi si sono abbattute a macchia di leopardo anche diverse grandinate, talvolta violente, come quella che a fine giugno ha interessato l’Oltrepò Pavese con centinaia di ettari di filari falcidiati da “chicchi di ghiaccio grandi come noci, accompagnati da forti raffiche di vento”.

“L’andamento della raccolta – precisa la Coldiretti Lombardia – sarà influenzato dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo”.
Il calo di produzione e le avverse condizioni metereologiche non avranno riflessi sulla qualità. In Coldiretti segnalano “la buona condizione sanitaria dei vigneti”, preludio a una “vendemmia di qualità” che in Lombardia è destinata per circa il 90% a produzioni certificate, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. A livello nazionale il calo stimato è del 5/10%, per un quantitativo compreso tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri.
Foto di copertina: Maja Petric