Un parco storico quello di via San Francesco che, realizzato nel centro cittadino, doveva rappresentare il fiore all’occhiello di parco giochi attrezzato e punto di aggregazione per i bambini del centro storico.
Quel parco, purtroppo, è solo una visione del degrado e dell’abbandono, tutto è trasformato: panchine divelte, ancorate a una pietra; vialetti e viottoli costellati di buche pericolose, sembra quasi la “succursale” del confinante parco Silone, dove persino i pavimenti antitrauma per i disabili sono in uno stato pietoso.
È lo stesso degrado che regna nel popoloso quartiere di via Delle Rose, circondato da un panorama spettrale con il palazzone, costruito nel 1985 dove avevano sede gli uffici dirigenziali a supporto dell’interporto che doveva nascere a Lacchiarella, naufragato poi per la politica scellerata del “NO” (Festa che ancora oggi governa Pieve Emanuele).
Nell’ecomostro, movimento 5 stelle e Partito democratico volevano far nascere la casa della comunità. Nel novembre 2021, il sindaco Paolo Festa e due noti consiglieri regionali grillini annunciavano, durante la tragedia del Covid, come promessa elettorale del neonato “matrimonio”, la nascita di una casa della comunità proprio nel rudere dell’ecomostro.
La casa della comunità è rimasta solo una promessa elettorale sul nulla, non ci voleva un mago per capire che non sarebbe mai potuta nascere senza aver una struttura sicura dove costruirla. La casa della comunità nascerà, invece, a Rozzano in via Guido Rossa.
U. B.
Articolo pubblicato sul tabloid L’Eco di Milano e Provincia • Consulta il nostro archivio