| MILAN 0 | INTER 2 |
| (4-2-3-1): Maignan; Calabria (82′ Kalulu), Kjaer (59′ Thiaz), Tomori, Theo Hernandez, Tonali, Krunic; Brahim Diaz (82′ Pobega), Bennacer (17′ Messias), Saelemaekers (59′ Origi); Giroud | (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu (78′ Gagliardini), Mkhitaryan (62′ Brozovic), Dimarco (70′ De Vrij); Dzeko (70′ Lukaku), Lautaro (78′ Correa) |
| Allenatore: Pioli | Allenatore: Inzaghi |
| Marcatori: | Marcatori: 8′ Dzeko, 11′ Mkhitaryan, |
| Note: Ammoniti Krunic, Tomori | Note: Ammonito Mkhitaryan |
Arbitro: Gil Manzano (Spagna)
Assistenti: Barbero – Nevado
IV uomo: Sánchez
Var: Martínez Munuera
Avar: Hernández
L’Inter è a un passo dalla finale di Istanbul, il 2 a 0 ottenuto in “trasferta” sul Milan mette i nerazzurri in una posizione privilegiata per sognare di ambire a giocare l’ultimo atto della Champions League. La squadra di Inzaghi ha piazzato due colpi letali dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco, ha sfiorato il tris con Calhanoglu che ha colpito un clamoroso palo con Onana che si è limitato ad assolvere compiti di ordinaria amministrazione.
Il Milan ha deluso, l’Inter ha brillato. I rossoneri hanno tradito le attese della vigilia, l’assenza di Leao ha certamente influito sulla condotta di gara ma non basta a giustificare una prestazione incolore, chiaramente deficitaria. Giroud non è mai stato coinvolto nel gioco, il francese è stato lasciato in balia della difesa avversaria così come Theo Hernandez non ha accelerato sulla corsia di sinistra.
Maignan ha evitato con almeno due interventi decisivi un passivo più pesante tenendo a galla la squadra, eccezion fatta per un palo esterno colpito da Tonali i rossoneri non hanno mai chiamato in causa Onana. Si torna in campo tra sei giorni, martedì prossimo è in programma il ritorno, prima, però, ci sono gli impegni di campionato che vedono il Milan di scena a La Spezia e l’Inter ospitare il Sassuolo.
Chi rischia di più è il Diavolo che gioca contro una squadra affamata di punti ma non può perdere terreno, visto che Roma e Atalanta sono in agguato per raggiungere l’ultimo posto utile per disputare la prossima edizione della Champions.
Dzeko-Mkhitaryan. Inter avanti di due reti dopo 12′
Sold out a San Siro. Più di 72mila gli spettatori presenti per un incasso record che supera i 10 milioni di euro. Avvio contratto delle due squadre, fase di studio propedeutica per tracciare le rispettive linee d’azione. Delle due è l’Inter a condurre in tempi brevissimi la disamina più accurata e approfondita e i risultati si vedono. Dopo otto minuti dal fischio d’inizio i nerazzurri sono già avanti. Calcio d’angolo battuto da Calhanoglu, la traiettoria arcuata sorprende la retroguardia rossonera ma non Dzeko, che anticipa Calabria e con uno splendido sinistro al volo piazza il pallone all’incrocio dei pali. È il gol numero 29 del bosniaco in Champions.
L’Inter è una furia, attacca a tutto spiano e al 12′ ammutolisce San Siro. Tutto nasce dai piedi di Dimarco che smista in area di rigore, Lautaro fa velo favorendo l’inserimento di Mkhitaryan lasciato incustodito da Tonali e l’armeno batte per la seconda volta Maignan.
Il Milan non c’è, non reagisce, è come un pugile messo alle corde incapace di replicare e continua a subire passivamente le giocate dei cugini che al 16′ vanno a un passo dalla terza rete con Calhanoglu, il turco calcia di potenza con il pallone che di stampa sul palo e torna sui piedi del turco che stavolta trova Maignan pronto alla respinta.
Non è serata per il Diavolo che al 18′ perde Bennacer per infortunio, al suo posto entra Messias. Balla in difesa la squadra di Pioli che soffre la posizione di Dimarco e subisce la superiorità a centrocampo dei nerazzurri, ancora pericolosi al 24′ con Dzeko che supera due uomini e calcia sul fondo.
Si fa vedere il Milan alla mezz’ora con Diaz che mette al centro per Calabria, il difensore gira verso la porta e colpisce l’esterno della rete. Al 32′ Lautaro stretto tra Kjaer e Tomori va a terra, Manzano non ha dubbi, ammonisce il danese e concede il calcio di rigore. Proteste vibranti dei rossoneri, il direttore di gara è richiamato dal Var a rivedere la dinamica dell’azione e torna sui suoi passi: niente penalty e tolto il giallo a Kjaer.
Palo di Tonali
Al rientro in campo il Diavolo è accolto dal boato di incoraggiamento dello stadio. Ai rossoneri resta un tempo per riaprire la partita e subito ci prova Diaz con un tiro a giro dal limite che termina a fil di palo. Al 51′ è Messias a calciare a lato ma l’occasione migliore capita sui piedi di Dzeko che al 53′ riceve da Bastoni, affonda centralmente con Maignan che gli esce incontro e manda oltre il fondo.
La manovra del Milan è spuntata, si limita a tentativi da fuori senza mai cercare Giroud che passeggia sconsolato in area di rigore. Troppo leggibili gli spioventi al centro così come prevedibili sono i tentativi di aggirare la retroguardia nerazzurra. All’ora di gioco Pioli richiama in panchina Kjaer e Saelemaekers che lasciano il posto a Thiaw e Origi mentre Inzaghi inserisce Brozovic per Mkhitaryan.
Il Milan fa possesso palla e al 62′ va a un passo dal riaprire il match con Tonali che colpisce il palo esterno alla destra di Onana. L’Inter arretra il baricentro, Dimarco e Dumfries si abbassano a protezione del doppio vantaggio ma non disdegna sortite in avanti. A venti dalla fine Inzaghi dà spazio a Lukaku e De Vrij che rilevano Dzeko e Dimarco. I rossoneri fanno possesso palla ma i pericoli li crea l’Inter che al 75′ vanno al tiro con Darmian murato da Thiaw.
Le squadre sono a corto di fiato, il finale di gara è povero di emozioni e l’ultimo tiro porta la firma di Pobega che al 92′ calcia centralmente con Onana che blocca a terra.
Leao si lega al Milan fino al 2028
In una serata da dimenticare in casa Milan l’unica nota lieta arriva da Leao, che si appresta a firmare il nuovo contratto che lo lega ai rossoneri fino al 2028 con l’ingaggio che lievita a 7 milioni di euro netti a stagione. La clausola verrà fissata a 150 milioni di euro.
