LAZIO 4MILAN 0
(4-3-3): Provedel; Hysaj, Casale, Romagnoli, Marusic (78′ Lazzari); Milinkovic (83′ Basic), Cataldi (87′ Marcos Antonio), Luis Alberto; Pedro (78′ Romero), Felipe Anderson, Zaccagni(4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Tomori, Kalulu, Dest; Bennacer, Tonali; Messias (58′ Saelemaekers), Diaz (58′ De Ketelaere), Leao (79′ Rebic); Giroud (58′ Origi)
Allenatore: SarrriAllenatore: Pioli
Marcatori: 4′ Milinkovic, 38′ Zaccagni, 67′ Luis Alberto (rig.), 77′ Felipe AndersonMarcatori:
Note: Ammonito MilinkovicNote: Ammoniti Bennacer, Kjaer

Arbitro: Di Bello di Brindisi
Assistenti: Tolfo – Galetto
IV uomo: Abisso
Var: Aureliano
Avar: Paganessi

Asfaltato, travolto, sopraffatto. Il Milan esce distrutto dal confronto dell’Olimpico contro la Lazio e più che pensare a come recuperare punti al Napoli i rossoneri adesso devono guardarsi alle spalle. Il Diavolo è appena un punto avanti al terzetto composto da Inter, Lazio e Roma con l’Atalanta che insegue a 35 punti. Proseguendo di questo passo la squadra di Pioli rischia di non qualificarsi per la prossima Champions League.

Il Milan è in caduta libera, il mese di gennaio finora ha portato tre sconfitte e due pareggi con 6 gol fatti e 14 subiti. L’attenuante della sfortuna e degli infortuni – stasera si sono fatti male Tomori e nel finale Calabria – regge fino a un certo punto. Il mercato estivo si è rivelato disastroso, a metà campionato nessuno dei nuovi acquisti ha offerto una prova almeno sufficiente.

La difesa anche stasera è andata in tilt, troppo facile per gli avversari farsi gioco di un reparto sfilacciato, che arriva sempre in ritardo, giocatori saltati come birilli. La Lazio ha dominato a livello tattico, psicologico, fisico, i giocatori biancocelesti hanno interpretato alla perfezione lo spartito di Sarri che anche sul tre a zero ha chiesto ai suoi di andare avanti.

Pioli deve lavorare sulla testa dei suoi uomini, non è possibile spiegare altrimenti lo scoramento generale che si è visto sui volti dei rossoneri. La metamorfosi di un gruppo che ha conquistato lo scudetto appare inspiegabile, occorre individuare la genesi e dare corso presto alla terapia più appropriata. Non sarà facile uscire dalle sabbie mobili, domenica arriva il Sassuolo, poi c’è il derby e il 14 febbraio a San Siro sarà di scena il Tottenham di Antonio Conte.

Milan Lazio 2023-1-24

Lazio subito avanti con Milinkovic Savic

Pronti, via e Lazio subito avanti. L’azione prende il via da Felipe Anderson che smista sulla sinistra per Zaccagni, l’ex Verona mette al centro, Kalulu è portato fuori da Luis Alberto e Felipe che fanno velo per Milinkovic – al suo primo centro contro il Diavolo – abile con un sinistro rasoterra a insaccare alla destra di Tatarusanu. Anche in questa circostanza la difesa rossonera non è esente da colpe, Dest è in ritardo sul serbo, non c’è ordine e simmetria in un reparto che fa acqua da tutte le parti.

Orfana di Theo il Milan agisce sulla fascia destra dove Leao e Diaz spingono senza però riuscire a creare spunti degni di nota. La prima conclusione dei rossoneri arriva al 19′ con Tonali che calcia un sinistro potente ma centrale bloccato da Provedel.

Si accascia sul terreno di gioco Tomori, problemi alla coscia sinistra per il nazionale inglese costretto ad abbandonare il campo al 25′ per far posto a Kjaer. Ennesimo infortunio in casa Milan che complica i piani di Pioli. Bennacer è il primo ammonito della gara, vibranti le proteste del centrocampista che, diffidato, salterà il match di domenica alle 12.30 contro il Sassuolo.

Milan Lazio 2023-1-24

Monologo biancoceleste, Zaccagni segna il 2-0

Al 36′ brividi nell’area rossonera, Pedro confeziona un assist perfetto per Felipe Anderson anticipato d’un soffio da Dest. È il prologo del raddoppio biancoceleste che arriva dopo un minuto. È ancora Pedro a dare il via all’azione lanciando per Marusic che con uno scatto imperioso brucia Dest e calcia in porta, il pallone colpisce il palo e rimbalza sui piedi di Zaccagni alla sua terza rete consecutiva.

Il Milan è in ginocchio: Leao gira a vuoto, Diaz perde i duelli con Cataldi, Messias è evanescente, Giroud segue sconsolato quel che avviene sul rettangolo di gioco. E già, perché il francese non ha toccato un solo pallone, zero assist per il centravanti transalpino.

C’è solo la Lazio in campo e al 45′ Kjaer salva in scivolata deviando oltre il fondo il tiro a colpo sicuro di Zaccagni.

Luis Alberto e Felipe Anderson stendono un Milan irriconoscibile

La punizione di Bennacer sporcata dalla barriera è la prima, vera conclusione della partita. Ci son voluti 50 minuti ma adesso il Diavolo è più aggressivo, e non potrebbe essere diversamente. La Lazio fa possesso palla, alleggerisce la pressione e prova a ripartire.

Passano i minuti ma la situazione non cambia e a ridosso del 60′ Pioli opera un triplo cambio con Origi, De Ketelaere e Saelemaekers che prendono il posto di Giroud, Diaz e Messias. Il Milan attacca ma non sfonda e al 67′ un lancio errato di Kjaer è preda di Hysay che di piatto lancia Felipe Anderson, il brasiliano avanza solitario sulla corsia di destra, entra in area e serve Pedro che viene agganciato da Kalulu. Rigore netto che Luis Alberto trasforma con una esecuzione perfetta sotto la traversa.

Milan Lazio 2023-1-24

Cala il sipario sul match dell’Olimpico, anzi no, perché se il Milan scompare dal campo la Lazio è un bolide che ha ancora benzina, non si accontenta del punteggio e rifila il quarto schiaffo al termine di una azione travolgente. Zaccagni vince un contrasto con Calabria e porge il pallone a Luis Alberto che di prima regala a Felipe Anderson la gioia del poker. Tutto troppo facile, la Lazio ha certamente conquistato con pieno merito i tre punti ma il Milan non può continuare a stendere un tappeto rosso a chiunque si affacci nella sua area. Ne va del decoro della società e dei suoi tifosi.

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